Padre Dario Bossi, provinciale dei comboniani in Brasile, è un grande esperto delle problematiche legate all’estrazione dei minerali in Amazzonia. (Cliccando qui il video all’intervista).

Ha  lavorato, prima di diventare responsabile dei comboniani in Brasile, ad Acailandia, nell’interno del Brasile del nord est, punto di arrivo dei minerali delle grandi multinazionali.

Li, sulla grande ferrovia che taglia l’Amazzonia per svenarla di minerali, ha coscientizzato le comunità. La problematica è seria e anche pericolosa perché mette a rischio la vita di chi alza la voce contro multinazionali e fazenderos.

Padre Dario dice: «Il Papa è stato chiaro ad indicare il percorso: è un sinodo pastorale, e la dimensione pastorale abbraccia anche le altre dimensioni del sinodo, quella cultuale, sociale ed ecologica».

«La prospettiva del Sinodo è chiara: non dobbiamo avere tesi preconfezionate, come non dobbiamo approcciarci alla cultura amazzonica con tesi precostituite: dobbiamo ascoltare i popoli!»

«Papa Francesco il primo giorno ci ha dato degli esempi: Matteo Ricci in Cina, De Nobili in India. Missionari che si sono scrollati di dosso il mondo dal quale arrivavano per accogliere il nuovo che era davanti a loro».

«E’ quello che dobbiamo fare in queste settimane di Sinodo, affrontare le problematiche dell’Amazzonia contemplando quel mondo, quelle culture, quei popoli. Se partiamo con tesi pragmatiche, ci ha detto il Papa, siamo dei peccatori! E dobbiamo convertirci».

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