“Sostegno scolastico e nutrizionale, promozione umana, educazione alla fede dei bambini, ragazzi ed adolescenti poveri dei villaggi di Shkors, Suç, Baz, Klos e del centro diurno della città di Burrel”. E’ questo il titolo del progetto n.58, che va ad incidere nell’area montuosa della regione del Mat, in Albania, dove sorgono villaggi sparsi, lontani dalla strada carrozzabile.

In queste zone i bambini e gli adolescenti non hanno niente al di fuori della scuola. Molti di loro sono impegnati nella pastorizia o in lavori domestici, perché le famiglie sono, in genere, molto povere.

Una comunità delle Suore Maestre di S. Dorotea che vive da 15 anni nel villaggio di Suç, diocesi di Rreshen, si è impegnata nel rispondere all’emergenza delle famiglie più povere che non hanno cibo e medicine sufficienti per nutrire i bambini e per curarli come si deve.

Su richiesta del sindaco di Klos, inoltre, le suore mettono a disposizione alcuni ambienti della missione per accogliere i bambini di tre classi delle elementari.

Nella città di Burrel, dove la criminalità è sempre più presente, la comunità ha aperto, il 6 febbraio 2017, un Centro diurno che opera con i bambini delle famiglie più povere e, in particolare, delle famiglie Rom.

Dall’anno scorso, le suore accolgono circa 40 bambini dalla prima classe fino alla classe quinta, e altri preadolescenti per i corsi di musica e pittura. A questi ragazzi si offre l’opportunità di un sostegno scolastico e il pranzo per cinque giorni settimanali.

Il Centro apre al mattino alle ore 8.30 fino alle ore 16, da lunedì a venerdì, con due turni di mensa e di doposcuola. È previsto un aiuto economico per le visite mediche e per l’acquisto di medicine ai bambini più poveri. Per gli adolescenti sono previsti corsi di chitarra e di pianola tutto l’anno e in primavera anche il corso di pittura e attività di animazione in estate.

Gli obiettivi di questo progetto, presentato al Segretariato internazionale della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (Poim), poi girato alla direzione nazionale italiana (rappresentata dalla Fondazione Missio), sono molteplici:

–        curare ed intensificare gli incontri di educazione alla fede dei bambini e dei ragazzi già presenti nel territorio per formarli ad una visione missionaria;

–        animare e promuovere iniziative missionarie e di catechesi rivolte ai bambini e ai ragazzi coinvolgendo le forze religiose presenti in diocesi;

–        offrire occasioni di incontro, di socializzazione e di formazione ai valori umani anche ai ragazzi musulmani;

–        ampliare l’offerta di un sostegno scolastico, nutrizionale e sanitario ai bambini più poveri del villaggio di Suç e della città di Burrel.

La somma totale richiesta con il progetto n.58 è di 12.000€. Tale cifra verrà messa a disposizione con le offerte raccolte durante la prossima Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi in tutte le parrocchie delle diocesi d’Italia.

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