La missione è acqua viva.
Maria e Daniel hanno due figli, Riquelme e Nisio. Ma poi ci sono in casa 3 nipotine, 2 figli di cugini e una adolescente che hanno adottato temporaneamente per farla studiare. Vivono in un quartiere della cittá di Bafatá, in una casa che si sono costruiti poco a poco con i sacrifici di tutte le mamme e i papá che vogliono lasciare ai loro figli qualcosa perché la loro vita sia migliore. Vivono nel quartiere “Pista”: si chiama cosí perché era una antica pista di aeroporto, ma dove adesso sono state costruite molte case e dove vivono un sacco di persone ma che non hanno accesso facile all’acqua. Anche quella non potabile é un problema.
Riquelme, il figlio più grande, ha 10 anni e prima di andare a scuola, al mattino, deve fare un giro a prendere l’acqua. Un km andata, un km ritorno, con una bacinella da 15 litri sulla testa. Dopo essere ritornato da scuola, fa almeno un altro paio di giri. Nisio è ancora troppo piccolo per farlo, ha 3 anni, ma accompagna il gruppo: insieme a Riquelme ci sono anche le altre ragazze, i nipoti e le vicine, che fanno più volte al giorno, questo servizio fondamentale per la sussistenza delle loro famiglie.
I bambini, come in ogni parte del mondo giocano, scherzano, cantano, ballano, corrono… 3-4 km al giorno, con una bacinella di acqua in testa, non sembra un bel gioco ma per la verità i bambini in Africa riescono a divertirsi anche durante le fatiche più grosse. Questi bambini hanno bisogno di crescere e di diventare grandi. Hanno bisogno di studiare e di avere facile accesso all’acqua potabile, senza pregiudicare la loro crescita e perfino i giochi e il divertimento.
L’acqua è vita. L’acqua è salute. L’acqua è crescita. L’acqua è divertimento. Così come lo è la missione. La missione é vita. La missione é salute. La missione é crescita. La missione é divertimento. Buona missione a tutti.
don Lucio Brentegani
Missionario fidei donum in Guinea Bissau
La Guinea Bissau è tra i Paesi più poveri al mondo, con un indice di sviluppo umano pari allo 0,420 (178° posto) e una speranza di vita pari a 52 anni per gli uomini e 55 per le donne.
Bafatà, situata nella zona centrale del Paese, è la terza città dello Stato, con 30.000 abitanti, area di grande espansione ma priva dei servizi essenziali, tra cui l’acqua potabile.
A livello geografico, l’area è attraversata da fiumi e sorgenti, ma le distanze e la mancanza di infrastrutture impediscono il facile accesso all’acqua.
Don Lucio e la comunità di Bafatà che abita nella zona in cui è stato realizzato il pozzo ci scrivono così:
Carissimi amici e benefattori di Missio,
abbiamo ricevuto la somma di € 3.000 per la realizzazione del pozzo qui a Bafatà.I lavori sono iniziati a metà aprile e sono terminati all’inizio di giugno, alla vigilia della stagione delle piogge, quando la falda acquifera è più bassa e permette un lavoro più efficace. Nei cinque mesi di piogge il livello della falda acquifera aumenterà notevolmente e ci sarà acqua disponibile per tutto il resto dell’anno.
Ora, per questo quartiere, l’acqua, e per di più potabile, è benedizione di Dio. Ne usufruiranno tutte le famiglie
della zona. I bambini non saranno più costretti a grandi camminate per il rifornimento giornaliero di acqua dalla fonte più vicina e soprattutto potranno bere acqua buona, evitando il rischio di prendere infezioni.
Avere sempre l’acqua disponibile ci permetterà anche di impegnarci nella coltivazione degli ortaggi in modo da garantire alla popolazione locale un’alimentazione più equilibrata e sana.
Noi italiani non ci rendiamo conto dell’importanza dell’acqua che lasciamo scorrere dai rubinetti delle nostre case, ma in molte parti del mondo vale molto più di preziose materie prime. E qui a Bafatà, l’acqua potabile è un bene davvero importante.
Grazie di cuore per il vostro contributo… ogni volta che utilizzerete la borraccia Missio ricordatevi che ci avete fatto un regalo grandissimo:
acqua potabile per la missione.
Un caro saluto dalla Guinea Bissau
Don Lucio Brentegani (missionario veronese) e tutta la comunità di Bairro Pista