Dalla veglia missionaria nella chiesa dello Spirito Santo ad Ischia lo scorso 16 ottobre, passando per l’apertura dell’Ottobre missionario a Verona con l’arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Zuppi, per finire con la Giornata Missionaria celebrata nella diocesi di Milano non la terza, ma l’ultima domenica del mese, secondo il rito ambrosiano.
Quest’anno, nonostante le misure restrittive dovute alla pandemia, la missione universale è stata celebrata nelle diocesi italiane in modo molto intenso e con grande partecipazione. D’altra parte lo slogan della Giornata Missionaria Mondiale, ‘Tessitori di fraternità’, rappresenta appieno il sentimento di condivisione che anima i protagonisti della missione.
E partiamo proprio dal Sud, e precisamente dalla diocesi di Ischia, espressione di una missionarietà popolare molto sentita e vissuta con amore: il direttore della Fondazione Missio, don Giuseppe Pizzoli e il Segretario nazionale di Missio Giovani, Giovanni Rocca, hanno preso parte ad una suggestiva veglia missionaria presieduta dal vescovo della diocesi dell’isola, Pietro Lagnese.
In quest’occasione don Pizzoli ha donato una forte testimonianza della propria esperienza missionaria in Brasile, parlando tra l’altro «di quando in missione si incontrano momenti di tempesta e si sperimenta direttamente, in prima persona, la fraternità» toccando con mano l’azione divina.
«Ci ritroviamo pienamente nelle parole del Papa che inizia questo mese speciale firmando la sua enciclica sulla fraternità, un tema urgente e di spessore missionario particolarmente importante», ha spiegato don Pizzoli in diverse occasioni parlando della scelta del tema missionario di quest’anno.
Ognuna delle diocesi italiane ha cercato e continua a farlo, di vivere al meglio le giornate di preghiera e solidarietà per la missio ad gentes; la veglia di preghiera missionaria che si terrà il 29 Ottobre nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, è una tra le più attese.
Ma tra le aperture dell’Ottobre più intense quest’anno va senz’altro annoverata quella della diocesi di Verona, dove monsignor Matteo Zuppi, vescovo di Bologna, ha inaugurato il mese missionario al Teatro Stimate.
«La fraternità è una delle consapevolezze nate dalla pandemia – ha detto Zuppi intervistato da Gianni Borsa, direttore delle riviste di Missio – e ci siamo accorti, come dice il Papa, di essere sulla stessa barca. Ne usciremo solo insieme».
E infine andiamo nella diocesi di Milano, che celebra la Giornata Missionaria Mondiale non la penultima ma l’ultima domenica del mese. Proprio ieri, 25 Ottobre, questa diocesi ha offerto un piccolo esempio di celebrazione all’insegna della fraternità nella parrocchia di San Domenico in Legnano, con una messa celebrata da don Serge Remy Ngaba Ebombo, sacerdote del Camerun, in Italia per motivi di studio.
La missione universale insegna proprio questo: sia a dare che ricevere, e in quest’ottica anche l’invio di sacerdoti dalle diocesi delle Chiese del Sud del mondo è un segno concreto della missio ad gentes.
D’altra parte il tema dell’invio è molto caro alla Chiesa italiana: il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in occasione di un incontro a Roma aveva ricordato che «non c’è nessuna Chiesa italiana che per quanto povera di vocazioni, non sia in grado di fornire missionari, anche dai seminari. Serve un incoraggiamento forte in questo senso».
Infine, tra le innumerevoli iniziative organizzate dalle diocesi, ricordiamo un doppio incontro di riflessione organizzato in collaborazione con la Fondazione Missio, che si è tenuto il 17 Ottobre scorso, a Legnano e a Concorezzo (diocesi di Milano), dal titolo “Tessitori di fraternità nel tempo del Coronavirus”, con il pedagogista Jhonny Dotti.