Sono innumerevoli, sul Pianeta Terra, le forme di traffici considerati illeciti: innanzitutto quello degli esseri umani che si manifesta sotto forma di tratta delle donne, immigrazione clandestina, traffico di minori, di organi; poi il traffico di sostanze stupefacenti, di droghe, di armi, di denaro, di minerali e prodotti del sottosuolo, di beni culturali e opere d’arte, di rifiuti tossici, di documenti.

La Dottrina Sociale della Chiesa stabilisce che i traffici illeciti e i crimini transnazionali ad essi connessi costituiscono una minaccia per la pace, lo sviluppo economico e la coesione sociale nei Paesi in via di sviluppo come nel mondo occidentale. (Dizionario di dottrina sociale della Chiesa)

Il vantaggio che ne deriva, spesso a vantaggio di pochi singoli, o di alcune organizzazioni, viola la libertà individuale di molti, in particolare di quanti, ritenuti più fragili, indifesi e bisognosi, consegnano la propria vita o la vita dei propri cari a spregiudicati trafficanti nella speranza di trovare un futuro quantomeno migliore del faticoso presente in cui sono costretti a sopravvivere.

In questa scheda affrontiamo il tema dei traffici legati agli esseri umani.

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Dai migranti al lavoro minorile, dalla schiavitù alla prostituzione. La tratta degli esseri umani è una tra le più gravi piaghe che ancora oggi distrugge la vita di milioni di persone in tutto il mondo – 40 milioni di persone per l’esattezza – secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).
Secondo gli ultimi dati relativi la tratta di esseri umani sappiamo che:

I soli casi accertati nel 2020, che hanno dato luogo a procedimenti giudiziari e condanne, riguardano 109.216 vittime nel mondo.

Per ogni 10 vittime individuate a livello globale nel 2018, circa cinque sono donne adulte e due ragazze giovani.

Il 50% delle vittime individuate è stato trafficato a fini di sfruttamento sessuale, il 38% è stato sfruttato per il lavoro forzato, il 6% è stato sottoposto ad attività criminale forzata, mentre l’1% è stato costretto a chiedere l’elemosina e un numero minore a matrimoni forzati, espianto di organi e altri scopi.

I lavoratori migranti e il popolo indigeno sono particolarmente vulnerabili nel lavoro forzato, che genera 150 miliardi di dollari di profitto illecito annuo.

In caso di conflitti armati, alcune regioni dell’Africa e del Medio Oriente o dell’Asia tendono ad essere più vulnerabili ai traffici: le popolazioni che fuggono dal conflitto sono target dei trafficanti.

Nel mondo, una vittima su 3 del traffico di esseri umani è minorenne. Durante il 2020 in tutto il mondo circa 160 milioni di minori tra i 5 e i 17 anni sono stati coinvolti in forme di sfruttamento sul lavoro, con un aumento della fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni. Il fenomeno è estremamente diffuso in Africa sub-sahariana, dove 86 milioni di bambini e ragazzi tra i 5 e i 17 anni (il 23,9%), sono costretti a lavorare.

 In Europa

La tratta colpisce un minore su quattro e genera profitti per 29,4 miliardi di euro.

I principali Paesi di provenienza delle vittime restano la Nigeria (65,6%), il Pakistan (4,5%), il Marocco (2,6%).

Secondo l’UE, in Europa, le persone trasportate con l’inganno o con la forza da uno Stato all’altro per poi essere sfruttate o ridotte in schiavitù sono almeno 24 mila (dati 2020). Il 72% di loro è di sesso femminile e il 60% finisce con l’essere costretto a prostituirsi.

 L’e-trafficking

Lo sfruttamento ha, purtroppo, cercato e trovato altre strade mentre il mondo era bloccato dalla pandemia, tramite il sistema della cosiddetta “tratta digitale” (e-trafficking). La Polizia postale italiana ha registrato un incremento del 47% dei casi di pedopornografia trattati nel 2021 sul 2020, passati da 3.243 a 5.316, e 531 minori vittime di adescamento online. L’UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime) ha identificato due tipi di strategie: “caccia” “hunting”, che coinvolge un trafficante che insegue attivamente una vittima, tipicamente sui social media; “pesca” “fishing”, quando gli autori pubblicano annunci di lavoro e aspettano che le potenziali vittime rispondano.

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Dal vangelo di Matteo (Mt 24,45-51)

Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l’incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! In verità vi dico: gli affiderà l’amministrazione di tutti i suoi beni. Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, arriverà il padrone quando il servo non se l’aspetta e nell’ora che non sa, lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.

Angelus

PAPA FRANCESCO – 6 Febbraio 2022

Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili: Sono circa tre milioni le ragazze che, ogni anno, subiscono tale intervento, spesso in condizioni molto pericolose per la loro salute. Questa pratica, purtroppo diffusa in diverse regioni del mondo, umilia la dignità della donna e attenta gravemente alla sua integrità fisica.

[…] La tratta di persone è una ferita profonda, inferta dalla ricerca vergognosa di interessi economici senza alcun rispetto per la persona umana. Tante ragazze – le vediamo sulle strade – che non sono libere, sono schiave dei trafficanti, che le mandano a lavorare e, se non portano i soldi, le picchiano. Oggi succede questo nelle nostre città. Pensiamoci sul serio.

Davanti a queste piaghe dell’umanità, esprimo il mio dolore ed esorto quanti ne hanno la responsabilità ad agire in modo deciso, per impedire sia lo sfruttamento sia le pratiche umilianti che affliggono in particolare le donne e le bambine.

Fratelli tutti

Lettera enciclica del Santo Padre sulla fraternità e l’amicizia sociale

24. Riconosciamo ugualmente che, «malgrado la comunità internazionale abbia adottato numerosi accordi al fine di porre un termine alla schiavitù in tutte le sue forme e avviato diverse strategie per combattere questo fenomeno, ancora oggi milioni di persone – bambini, uomini e donne di ogni età – vengono private della libertà e costrette a vivere in condizioni assimilabili a quelle della schiavitù. […] Oggi come ieri, alla radice della schiavitù si trova una concezione della persona umana che ammette la possibilità di trattarla come un oggetto. […] La persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio, con la forza, l’inganno o la costrizione fisica o psicologica viene privata della libertà, mercificata, ridotta a proprietà di qualcuno; viene trattata come un mezzo e non come un fine». Le reti criminali «utilizzano abilmente le moderne tecnologie informatiche per adescare giovani e giovanissimi in ogni parte del mondo». L’aberrazione non ha limiti quando si assoggettano donne, poi forzate ad abortire. Un atto abominevole che arriva addirittura al sequestro delle persone allo scopo di vendere i loro organi. Tutto ciò fa sì che la tratta di persone e altre forme di schiavitù diventino un problema mondiale, che esige di essere preso sul serio dall’umanità nel suo insieme, perché «come le organizzazioni criminali utilizzano reti globali per raggiungere i loro scopi, così l’azione per sconfiggere questo fenomeno richiede uno sforzo comune e altrettanto globale da parte dei diversi attori che compongono la società».

Preghiera

Santa Giuseppina Bakhita, da bambina sei stata venduta come schiava e hai dovuto affrontare difficoltà e sofferenze indicibili. Una volta liberata dalla tua schiavitù fisica, hai trovato la vera redenzione nell’incontro con Cristo e la sua Chiesa. Santa Giuseppina Bakhita, aiuta tutti quelli che sono intrappolati nella schiavitù. A nome loro, intercedi presso il Dio della Misericordia, in modo che le catene della loro prigionia possano essere spezzate. Possa Dio stesso liberare tutti coloro che sono stati minacciati, feriti o maltrattati dalla tratta e dal traffico di esseri umani. Porta sollievo a coloro che sopravvivono a questa schiavitù e insegna loro a vedere Gesù come modello di fede e speranza, così che possano guarire le proprie ferite. Ti supplichiamo di pregare e intercedere per tutti noi: affinché non cadiamo nell’indifferenza, affinché apriamo gli occhi e possiamo guardare le miserie e le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della loro dignità e della loro libertà e ascoltare il loro grido di aiuto. Amen.

(Papa Francesco)

Alzati! Renditi disponibile come volontario\a nei centri d’accoglienza migranti della tua città. Puoi impegnarti a far sì che queste sorelle e questi fratelli possano integrarsi nel tuo contesto sociale: potresti aiutarli insegnando loro la nostra lingua, facilitandoli l’approccio culturale e l’inserimento nella società.

Talitha Kum – Rete internazionale contro la tratta di persone
Una luce contro la tratta
Campagna “Proteggiti”
Cooperativa New Hope