Viene inaugurata domani – martedì 12 dicembre – alle ore 11 presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, la mostra internazionale “Thesaurum fidei. Missionari martiri e cristiani nascosti in Giappone: 300 anni di eroica fedeltà a Cristo”.

Organizzata dall’Arcidiocesi di Lucca e dall’Ateneo pontificio, l’iniziativa vede la collaborazione dell’Ambasciata del Giappone presso la Santa Sede e del Japan National Tourism Organization di Roma. E’ inoltre coinvolta anche la Fondazione Missio che, per l’occasione, ha gentilmente concesso la Croce dei Martiri, normalmente esposta all’ingresso degli uffici romani.

La mostra è stata ideata e curata da monsignor Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, e dalla professoressa Olimpia Niglio, dell’Università di Pavia, per ricordare e conoscere l’opera di evangelizzazione in Giappone, svolta dai missionari che hanno pagato anche con la loro vita l’opera di apostolato. Tra questi, il beato Angelo Orsucci, missionario domenicano, nato nel 1573 a Lucca e ucciso in Giappone in odium fidei nel 1622: di lui l’arcidiocesi toscana ha celebrato nel 2022 i 400 anni dal martirio e nel 2023 i 450 anni dalla nascita.

Con la mostra internazionale “Thesaurum fidei. Missionari martiri e cristiani nascosti in Giappone: 300 anni di eroica fedeltà a Cristo” gli ideatori e curatori hanno voluto non solo ricordare la preziosità del missionario lucchese, ma anche far riflettere sul valore e sul significato che il cristianesimo ha avuto e ha nel Sol Levante, oltre che sulle dinamiche dell’annuncio e della trasmissione della fede nella cultura di oggi, nonché sulla promozione della pace e del dialogo nel mondo.

L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica di dialogo interreligioso e interculturale tra Italia e Giappone e ha visto la partecipazione della Santa Sede attraverso il Dicastero per la cultura e l’educazione, il Dicastero per l’evangelizzazione, la Biblioteca Apostolica Vaticana, l’Archivio Apostolico Vaticano, l’Archivio Storico De Propaganda Fide e le istituzioni culturali italiane e giapponesi che hanno collaborato alla sua realizzazione.

La mostra è destinata ad essere esposta in diverse sedi, tra le quali la Pontificia Università Urbaniana che promuove l’iniziativa anche per celebrare i 440 anni dalla prima Ambasciata giapponese in Occidente (Ambasciata Tenshō, 1584), i 470 anni dalla morte di san Francesco Saverio (1552-2022) e i 400 anni dalla sua canonizzazione (1622-2022).

Chi vorrà andare a visitare l’esposizione sarà sollecitato in una riflessione sull’evangelizzazione, sul valore della fede, sul significato della missione e sul dialogo interreligioso a partire dalle vicende che hanno caratterizzato l’incontro tra Giappone e Occidente dalla fine del XVI secolo fino a tutto il XIX. In particolare, la storia dei “cristiani nascosti” giapponesi testimonia ancora oggi come la fede e l’appartenenza alla Chiesa siano un dono prezioso, da custodire e trasmettere al futuro.

«A distanza di quasi cinque secoli – si legge nel comunicato stampa della Pontificia Università Urbaniana che annuncia l’inaugurazione della mostra e ne presenta i contenuti – è innegabile il valore storico, diplomatico e culturale dei processi di evangelizzazione cristiana in Oriente. La complessa configurazione politica che si consolida in Giappone a partire dall’inizio del periodo Edo (1603-1868) porta alla chiusura del Paese, al martirio dei missionari, all’espulsione degli stranieri e alla persecuzione dei cristiani. Nonostante le rigide proibizioni, il processo di evangelizzazione, iniziato da san Francesco Saverio, non viene interrotto, ma si trasforma, grazie ai fedeli e alle piccole comunità che continuano a vivere e a tramandare la fede in Cristo, seguendo segretamente per oltre 250 anni gli insegnamenti evangelici».

Un omaggio a questi eroi della fede e una ricchezza da cui attingere per rafforzare la tiepida fede che sembra caratterizzare l’Europa del Terzo Millennio.

Qui puoi scaricare la locandina della mostra internazionale: Locandina_mostra_Thesaurum_Fidei