La Fondazione Missio per questo ottobre missionario e per l’anno pastorale 2021/2022 ha prodotto ben 11 video.

Nel primo, dal titolo “Testimoni e profeti”, don Giuseppe Pizzoli, direttore di Missio, illustra il tema della Giornata Missionaria Mondiale sottolineando che «nessuno è profeta esclusivo, non c’è una categoria di persone privilegiata chiamata alla profezia. La profezia è di tutti! Ciascuno di noi può essere profeta nella sua quotidianità, nella sua realtà di ogni giorno. Siamo tutti chiamati ad essere testimoni e profeti, accogliendo il regno di Dio che ci viene offerto, sapendolo riconoscere intorno a noi e dando il nostro contributo perché questo regno possa crescere e diventare nuova realtà, nuova speranza».

Nel video “In piedi costruttori di pace”, Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello, da Alessano (Lecce) sulla tomba di don Tonino racconta la figura di questo testimone e profeta.

Nel video “Facciamo come Abramo”, don Giovanni Piumatti, fidei donum di Pinerolo, racconta l’esperienza di 50 anni nel Kivu, regione maledetta dell’Est della Repubblica Democratica del Congo. Maledetta perché troppo ricca di risorse naturali per essere lasciata in pace.

Nel video “Il Regno di Dio è… ricostruire relazioni”, padre Gianfranco Testa, missionario della Consolata che ha lavorato in Argentina, Nicaragua e in Colombia, sviluppa una riflessione sul perdono, visto come «un bel guadagno per chi lo pratica, perché ti libera dalla rabbia, che ti impedisce di vivere».

In “La chiesa profetica non pretende, ma offre”, monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, riflette sulla testimonianza e la profezia della Chiesa di oggi, alla luce della pandemia. «Più che mettere paletti – dice monsignor Derio – c’è bisogno di una Chiesa che ascolti il mondo e che cammini nel mondo».

Il video “Fare di ogni vita un capolavoro” racconta di Stefania Gualtieri e Luigi D’Avolio che, dopo anni passati in Ecuador come missionari laici, ora lavorano a Lecce nella comunità Emmanuel nell’accoglienza dei migranti. «La missione ci ha insegnato che un mondo diverso, più giusto e più umano, lo possiamo costruire tutti con il nostro lavoro, giorno per giorno».

In “Chi è il testimone oggi?”, padre Davide De Guidi, comboniano, racconta come la sua comunità/parrocchia a Nampula abbia accolto 12mila profughi di Cabo Delgado. Il testimone, dice padre Davide, «è colui che apre le porte di casa sua, spartendo quello che ha».

Nel video “Era il mio Luca!”, Zakia Seddiki, vedova dell’ambasciatore Luca Attanasio, racconta suo marito (testimone di umanità) e le cose che hanno fatto insieme (l’associazione Mamasofia).

In “Testimoni nell’Amazzonia in tempo di pandemia”, monsignor Eugenio Coter, vescovo del Pando Boliviano, racconta le catechiste e le donne leader di comunità, testimoni di una Chiesa che cammina lungo i fiumi della foresta amazzonica, incarnata nel mondo indigeno. Afferma monsignor Coter nel video: «Quando noi denunciamo che buttar giù la foresta è giocare sulla vita delle persone, chiaramente diamo fastidio; ma d’altra parte non farlo darebbe fastidio alla nostra coscienza e inganneremmo i poveri».

Padre Christian Carlassare, comboniano, vescovo nominato di Rumbek, poche settimane prima della consacrazione il 26 aprile scorso è stato ferito in un attentato. “Nessun rancore” parla di quanto accaduto e di chi è oggi testimone e profeta in Sud Sudan.

Maria Soave Buscemi, Mercedes De Budalles, Marco Dal Corso, Damiano Raspo, Michele Sartori e Gianfranco Testa nel video “Profeta di una Chiesa incarnata” raccontano dom Pedro Casaldaliga, vescovo, testimone e profeta in Brasile di una Chiesa a fianco dei poveri e degli ultimi.

 

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