Vorrei puntare l’attenzione su un aspetto assolutamente centrale, il cuore dell’annuncio cristiano delle chiese cristiane neopentecostali: il piano di Dio è che l’uomo sia felice, sano, ricco, potente, persona di successo; e  chi è povero,  malato, emarginato? Se è così, una motivazione ci deve essere, e sarebbe che queste persone non rispettano la Bibbia, sono peccatori e sono coinvolti con il diavolo.

Negli ultimi decenni, un pò in tutti gli ambienti si è diffusa quella che viene chiamata “ teologia da prosperidade”, teologia della prosperità.  Siamo stati creati per vivere nell’abbondanza, nella gioia, nella pace, nella ricchezza.   La fede in Dio è il mezzo per ottenere la salute, la ricchezza, il successo e il potere terreno.  Come è concepito Dio? Dio DEVE assicurare al fedele, per diritto divino, la salute, la abbondanza economica, il successo sociale; chi è povero ha poca fede, non segue la Bibbia, è sotto l’influenza del diavolo. Salute, ricchezza, successo rappresentano sempre la volontà di Dio per i suoi fedeli, mentre la povertà è demoniaca. Dio è un padre amoroso che vuole vedere i suoi figli in buona salute, ricchi, contenti.  Le vittime della storia non hanno  avuto successo per colpa loro, non hanno fede in Dio, e le disgrazie sono una punizione per i loro peccati.  La chiesa è luogo di guarigioni, Gesù ha preso su di sé le nostre infermità ( MT 8,17) quindi chi ha fede viene guarito, la guarigione è fisica e spirituale.  Dio ha vita in abbondanza e tutta la ricchezza dell’universo è a nostra disposizione se abbiamo fede: come non potremmo essere sani e ricchi?   I poveri, malati, falliti sono sotto il dominio di Satana, e Gesù è venuto per liberarci dal dominio di Satana.   La salute e la ricchezza sono il segno della benedizione di Dio; il Gesù della teologia della prosperità è il Risorto Glorioso che sta nei Cieli, non l’umile servo vissuto su questa terra.  La preghiera è lode e richiesta fatta con insistenza, Dio deve rispondere; Dio come una grande macchina che elargisce benessere: il fedele mette la monetina e la macchina-Dio risponde realizzando le richieste dell’uomo.  In assemblea si dà testimonianza dei doni ricevuti e i fratelli gridano e cantano Amen, Alleluia!  Dio lavora per ‘massimizzare’ il nostro potenziale nel sistema capitalista imperante; in questa prospettiva l’ esperienza di unione con Dio non è importante,  una storia di amore con il Signore non rientra negli interessi: Dio viene riconosciuto e lodato e temuto per la sua funzione, di rendere l’uomo ricco, appagato, realizzato e non per la comunione con Lui.

Nel nostro mondo dove tutto è in vendita, anche la vita religiosa risponde a una logica commerciale, di scambio con Dio; e la grande enfasi è sul possesso dei beni materiali, della salute, come segno visibile della fede in Dio. Chi si converte a Gesù supera la maledizione della Legge ( Gal 3,13-14), cioè le malattie, la miseria, secondo Deuteronomio 28.  Il cristiano ha il diritto ad avere il meglio su questa terra, per questo deve avere una auto bella e nuova, vestiti eleganti, una vita nel lusso, godendo di tutto ciò che il mondo del commercio offre. Il ‘dizimo’, la decima parte dei ricavi economici, entra nella logica del commercio: se dai la decima alla tua chiesa, Dio ti dovrà benedire con successo e abbondanza. Se non arriva ciò che desideri, significa che hai poca fede; e se non paghi la decima, rimani vincolato al diavolo e avrai una vita di miseria.

 

I mezzi di annuncio.

La televisione è un potente mezzo, e in Brasile sono molto seguiti i canali televisivi religiosi: la TV del santuario di Aparecida e Canção Nova (Rinnovamento nello Spirito) tra i cattolici, e tante altre della galassia evangelica-neopentecostale.  La Tv trasmette le predicazioni dei pastori e insiste molto sulle guarigioni e la testimonianza di persone ricche e di successo, per confermare che con la fede in Gesù e partecipando della chiesa ‘Tale’ si arriva al benessere garantito.  Le TV di questi gruppi sono strutturate come un grande messaggio pubblicitario. Le scenografie sono molto curate, così i canti, le musiche, gli appelli persuasivi…. Tutto strategia di marketing; la simbologia e la liturgia uniscono Antico e Nuovo testamento; la potentissima e ricchissima Chiesa Universal ha costruito a San Paolo il Tempio di Salomone, immenso, che può contenere migliaia di persone comodamente sedute, un ambiente lussuoso, con ministri che indossano gli abiti descritti nel Pentateuco, le frange e i filatteri poi la menorah, lo shofar, i cherubini e l’arca della alleanza, montagne di oro….  Insieme a simboli cristiani. Luoghi di predicazione sono cinema, teatri, e nuove costruzioni comode, luminose, pulite, lussuose, con le più efficaci amplificazioni…..  non le vecchie chiese cattoliche,  buie, troppo fredde o troppo calde, disadorne e mal curate, con duri e scomodi banchi di legno, umide, con infiltrazioni di acqua, i microfoni che non funzionano…..

Nel mondo e del mondo.     

Il cristianesimo ha sempre predicato moderazione e diffidenza verso i mezzi ‘mondani’; ci sono esperienze sia in ambito protestante che cattolico di rifiuto della vita urbana, per formare comunità con una logica alternativa al mondo. Un tema classico nella storia del cristianesimo è la rinuncia al mondo, nel senso di spirito mondano. Siamo nel mondo ma non del mondo, ci aveva detto Gesù.  Le ambizioni mondane ( ricchezze, potere) erano condannate dalla morale cristiana.  Ora assistiamo ad un rovesciamento di prospettiva, le chiese neopentecostali predicano la prosperità in questo mondo, e utilizzano i mezzi mondani con scaltrezza, privi del pudore delle chiese storiche. I mezzi di persuasione mondana, e i valori di questo mondo ( denaro, potere, successo, salute e abilità strategica) vengono ricercati e esibiti. Il dono di Dio è la grazia, è la vita stessa di Dio che ci rinnova per una vita di carità, giustizia, santità; nella nuova prospettiva il dono di Dio sono i beni materiali che l’uomo chiede per soddisfare i desideri ‘mondani’!  Dio a servizio dell’autoaffermazione dell’uomo.

Siamo di fronte a una generazione di credenti che non ha conoscenza della storia cristiana, della teologia, non conosce il messaggio della croce ( dono di sé per gli altri) ma rivendica in nome della croce di Gesù (come un amuleto magico) il successo terreno egoistico.  Paradossale ma reale.  L’esibizionismo è un’altra caratteristica che sconcerta chi è abituato a meditare sulla umiltà, sul nascondimento, sulla modestia come segni di una autentica vita spirituale; no, qui il fedele deve esibire ricchezze, lusso, potere come segno della benedizione di Dio e quindi della sua fede. Più si è spudorati nel mostrare, meglio è: non siamo forse nella società della immagine?

Sono chiese che si dicono cristiane ma annunciano più l’Antico che il Nuovo testamento.  O meglio, annunciano alcuni testi dell’Antico testamento scelti per motivare la propria teologia. Parti fondamentali del vangelo (come le beatitudini) vengono dimenticate.
Difficile riconoscere una forma di cristianesimo in questa proposta religiosa. Comunque queste sono le chiese che hanno avuto in Brasile una notevole diffusione negli ultimi decenni.

Don Gabriele Burani
fidei donum di Reggio Emilia nella diocesi di  Alto Solimões (Amazzonia brasiliana)