Una Santa messa di accoglienza per dare il benvenuto ai partecipanti al Festival della Missione: nella grande parrocchia di sant’Alessandro gremita di fedeli, don Michele Autuoro, direttore della Fondazione Missio, ha ringraziato a nome del Comitato organizzativo, la città di Brescia per l’accoglienza e a tutte le missionarie e i missionarie italiani e stranieri che si preparano a vivere le giornate del Festival.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta da monsignor Pierantonio Tremolada, nominato vescovo della città il 12 luglio scorso,che con le sue parole ha aperto ufficialmente l’atteso evento missionario: <<E’ una gioia celebrare l’eucaristia in questa chiesa nel giorno della festa patronale e per una grande Chiesa che abbraccia tutta l’umanità. E’ bello sentirci la città che si offre come cuore del mondo missionario, e comunicarci gioia e ricchezza delle esperienze missionarie>>.
Il brano del Vangelo di Luca in cui un uomo riceve un ospite e va da un amico a bussare di notte per avere dei pani da offrire. Ma il rifiuto non lo scoraggia e Gesù lancia l’invito ad insistere: <<Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete>>. Soprattutto quando si tratta di ottenere qualcosa di buono per tutti e non semplicemente per noi. Una “legge di vita” che ogni missionario conosce bene comprese le lunghe attese di ottenere risposte o vedere risultati, perché ha detto il vescovo nell’omelia <<il mondo è complesso e richiede tempi lunghi. Ma la richiesta è importante: la diffusione del Vangelo in ogni angolo della terra, anche grazie all’azione evangelizzatrice della chiesa. Il mondo ne ha bisogno , ogni uomo e ogni donna che compongono l’umanità stanno aspettando. Di questo parleranno le ricche giornate del Festival.
La ricchezza del materiale in programma e le tematiche discusse richiedono un ascolto attento ed una profonda riflessione. Il vangelo si trasmette non con le parole ma con le azioni, è bene che in una atmosfera di festa si possano conoscere i colori, i valori del Vangelo. La missione è la festa dell’incontro col Vangelo che è la lieta notizia che viene da Dio>>. Dunque la missione ci aiuta a conoscere i colori del Vangelo perché ha spiegato monsignor Tremolada <<l’umanità non potrà mai essere di un unico colore. Non è facile vivere nella differenza, ma la missione oggi aiuta anche a condividere la bellezza della diversità. Una volta i missionari andavano ai continenti, oggi i continenti vengono qui ed è importante saper vivere la missione a 360 gradi, con lucidità e fedeltà al Vangelo. I missionari operano contro la tratta, contro i narcos, creano contesti umani migliori, giustizia, solidarietà, carità e comunione. Alcuni nostri fratelli sono in prima fila perché la vita sia di piena espressione dell’umanità, per renderla ciò che Dio ha semre voluto che fosse>>.