Sono “Vite che parlano” quelle dei missionari ad gentes. Sono loro i testimoni, la narrazione incarnata degli orizzonti dell’Ottobre missionario a cui il numero speciale di Popoli e Missione dedica la copertina e tante pagine con storie di Vangelo. Molti gli appuntamenti e le ricorrenze da celebrare in questo mese che culmina nella Giornata Missionaria Mondiale (domenica 23 ottobre) e che ha come slogan “Vite che parlano – Di me sarete testimoni”.

Ne scrive don Giuseppe Pizzoli, direttore generale di Missio, nell’editoriale di apertura, ricordando i 400 anni dalla fondazione della Congregazione de Propaganda Fide, i 200 anni dell’Opera della Propagazione della Fede, nata per iniziativa della giovane laica francese da poco beatificata, Pauline Jaricot, e il centenario del riconoscimento di “Pontificie” alle Opere Missionarie.

Si avvicina anche un appuntamento molto speciale a Milano dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi, per il Festival della Missione (FMM22), «un evento che coinvolge tutto il mondo missionario italiano (Fondazione Missio, CIMI, missionari religiosi e religiose, fidei donum, laici, associazioni e movimenti di solidarietà e cooperazione, ecc.), che ha come tema “Vivere per Dono”».

Proprio al Festival è dedicato il Primo Piano di questo numero in cui gli organizzatori e i protagonisti spiegano come la missione scende in piazza. I giorni del Festival propongono momenti di festa e di riflessione, collegamenti dall’estero, incontri, concerti, testimonianze ed eventi: ne parlano Agostino Rigon, direttore generale FMM22, don Giuseppe Pizzoli, presidente del comitato, Lucia Capuzzi, giornalista di Avvenire e direttrice artistica, Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio, e padre Fabrizio Colombo, comboniano, impegnato nel contest musicale, alcune delle oltre 70 voci che animeranno gli eventi in programma.

Nel dossier centrale ascoltiamo le “Vite che parlano di Dio al mondo”, uomini e donne arrivati alle frontiere del mondo per evangelizzare e che hanno unito il loro destino a quello di popoli lontani. Queste “Vite che parlano”, slogan della Giornata Missionaria Mondiale, rappresentano l’insegnamento di «vite autentiche profumate di profezia e di verità; vite che sappiano recuperare il sogno di Dio sul Creato; vite che nell’essenziale del quotidiano si ritrovino a cantare l’amore con cui Gesù ci ha risollevato dalla solitudine e dalla disperazione del peccato», come spiega nell’intervista monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Fondazione Missio. Nel dossier anche la volontaria Luisa Scaccabarozzi che ricorda suor Luisa Dell’Orto, uccisa ad Haiti; don Lucio Nicoletto, fidei donum in Roraima, Brasile; padre Francesco Zampese, missionario saveriano per 50 anni in Congo.

Nelle pagine dell’Attualità, alcuni focus sulla situazione internazionale, a partire dalla Siria 11 anni dopo l’inizio del conflitto e dove la popolazione sopravvissuta a mille violenze, esodi e distruzioni ha ancora a che fare con il presidente Bashar Al-Assad. Nelle pagine di Attualità un reportage dall’America Latina, dall’isola di Hispaniola, dove sta crescendo un muro per fermare il flusso dei migranti da Haiti verso la Repubblica Dominicana: una separazione forzata che fa di uno dei tanti muri nel mondo l’ennesima barriera tra ricchezza e povertà.

Una serie di approfondimenti e interviste sui mutamenti climatici per capire gli impegni disattesi e le sfide sempre più urgenti ora che la Terra ci presenta il conto di decenni di sfruttamento selvaggio, di inquinamento, di deforestazione, di migrazioni forzate e di land grabbing. Dal Canada i momenti salienti del viaggio penitenziale di papa Francesco (24-29 luglio scorsi) tra i popoli nativi per chiedere perdono per le sofferenze subite nel corso dei secoli. Da leggere anche un panorama sui conflitti che insanguinano molti Paesi del mondo: dall’Afghanistan alla Nigeria, al conflitto in Ucraina, sono circa 60 le guerre a bassa o alta intensità. Uno spaccato di quella “terza mondiale a pezzi” che da tempo la visione profetica di papa Bergoglio denuncia.