Centinaia di bambini, ragazzi, educatori, genitori sono attesi a Pescara per domenica 13 maggio. La città è già in fermento per gli ultimi preparativi in vista della Festa nazionale dei Ragazzi Missionari, che nel luogo scelto per l’evento, la centralissima piazza Salotto, vedrà riunite un migliaio di persone (comprese quelle in arrivo il giorno stesso dalle zone limitrofe).

Gli oltre 650 iscritti provengono da diverse regioni d’Italia e giungono a questo traguardo dopo un cammino pastorale durato un anno (da ottobre a maggio). Da mesi, infatti, i vari animatori dei gruppi sono stati invitati ad utilizzare il nuovo strumento di animazione missionaria che Missio Ragazzi ha ideato per aiutare tutti i bambini a vivere la missione nei propri ambienti di vita quotidiana: si tratta di “Costruisci un Ponte Mondiale”, un gioco formativo per far sì che la pastorale missionaria entri concretamente nella proposta educativa di ogni realtà ecclesiale.

Ecco perché molti dei bambini che domenica arriveranno a Pescara si sono già confrontati con gli impegni che un “ragazzo missionario” è chiamato a far suoi, impegni che sono anche al centro dell’attività ludica proposta nella giornata di domenica.

In quattro punti diversi della città, infatti, verranno svolti altrettanti laboratori, ciascuno incentrato su un impegno irrinunciabile del “ragazzo missionario”: l’annuncio, che porta la Parola di Dio nella vita quotidiana; la preghiera, che unisce i Ragazzi Missionari di tutto il mondo e insegna a diventare amici di Gesù; la fraternità, che invita ad essere benevoli con tutti; la condivisione, che aiuta a non dimenticare i bambini più bisognosi.

La Festa di Missio Ragazzi in programma per domenica è un’occasione per lasciarsi coinvolgere in prima persona nell’avventura missionaria. Non c’è dubbio che se «la missione è il termometro del nostro essere Chiesa» – come ricorda spesso il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana – allora la partecipazione di tanti ragazzi a Pescara non può che essere un bel segno di Chiesa giovane “in uscita”.