Don Valerio Bersano, segretario nazionale di Missio Adulti&Famiglie, Missio Consacrati e Missio Ragazzi, ogni mese commenta l’intenzione di preghiera proposta da papa Francesco tramite l’Apostolato della Preghiera, Opera e Fondazione pontificia. La riflessione di don Bersano viene pubblicata in una pagina ad hoc sul mensile “Popoli e Missione”.

Volentieri la riportiamo anche qui, certi che continuare a pregare per le intenzioni indicate da papa Francesco ci fa sentire ancora più in comunione con lui, adesso che ci ha lasciato.

«Preghiamo perché attraverso il lavoro ogni persona si realizzi, le famiglie si mantengano con dignità e la società possa divenire più umana».

Questo mese si è aperto con celebrazioni e riflessioni legate al mondo del lavoro, sollecitando soprattutto l’impegno che ognuno dovrebbe assumersi a favore della sicurezza. Sebbene tutti concordino sull’importanza del lavoro per l’uomo e la donna, come esercizio della propria creatività e inclinazione naturale, sappiamo quanta fatica ci sia per trovare un impiego, per custodirlo, per favorire la difesa del lavoratore, garantendo un riconoscimento economico adeguato ai rischi e alle competenze richieste. Nel mondo poi esistono moltissimi che il lavoro l’hanno perduto e non potranno più lavorare (ad esempio le migliaia di vittime delle guerre). Siamo sicuri che il lavoro sia ovunque un diritto fondamentale? Come enunciato nell’articolo 23 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il lavoro fa parte delle libertà e dei diritti fondamentali della persona. Esiste un’ampia riflessione sul lavoro nella “dottrina sociale della Chiesa”: diffondere tale dottrina costituisce un’autentica priorità pastorale, affinché l’insegnamento dei suoi principi e la loro diffusione si consideri parte della missione evangelizzatrice della Chiesa. Da oltre 50 anni vi è una straordinaria occasione di riflessione sulle sfide contemporanee, attraverso le Settimane Sociali: quella svolta lo scorso anno ha visto radunarsi oltre mille persone a Trieste, nella 50esima edizione, offrendo spunti sul tema “Al cuore della democrazia”. Papa Francesco ha trattato il tema del lavoro in più occasioni, spiegando che in esso «l’uomo ha la possibilità di scoprire sé stesso». Se il lavoro è universalmente riconosciuto come un diritto inviolabile, come afferma l’articolo 2 della Costituzione Italiana o ancor più la già citata Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, si discute su quale possa essere il metodo migliore e più efficace per garantire la dignità del lavoro. Credo si confonda talvolta la dignità del lavoro con la dignità del lavoratore: noi vogliamo la dignità umana in genere, la capacità cioè del singolo individuo di comportarsi in modo dignitoso verso i suoi simili. La dignità del lavoro c’è quando ne è rispettato il valore “sociale”, cioè quando si esercita in mezzo agli altri e anche grazie agli altri. Il lavoro è pertanto la sintesi di più esigenze, di più bisogni, di più idee e di più pensieri, un “luogo” di crescita umana a cui tutti siamo invitati a contribuire e che diventa per tutti, soprattutto per i giovani, scuola di vera umanità.