Sono passati quattro anni dal rapimento di padre Paolo Dall’Oglio, missionario gesuita scomparso in Siria esattamente il 29 luglio del 2013.
La fondazione Missio e la redazione di Popoli e Missione lo ricordano con grande affetto nei giorni in cui alcuni eventi mediatici serviranno a tener viva l’attenzione sul suo caso.
Ieri sera a Milano la Fondazione culturale San Fedele e le Edizioni San Paolo hanno presentato il libro “Paolo Dall’Oglio, la profezia messa a tacere”, testo scritto a più voci e curato dal giornalista e amico del missionario, Riccardo Cristiano.
Il fratello di Paolo, Pietro Dall’Oglio ha detto all’agenzia di stampa Sir: «credo che Paolo si era recato a Raqqa per parlare con i capi dell’Isis e dire loro che i cristiani credono nel dialogo, nell’integrazione. Ha voluto suggellare il suo impegno come gesuita a difesa della pace, dei suoi fedeli e confratelli».
Impegnato nel dialogo col mondo islamico, padre Dall’Oglio fu anche espulso nel 2012, dal regime del presidente Assad che gli aveva imposto di astenersi dall’esprimere opinioni sulla situazione politica del Paese.