Gli interessi economici calpestano spesso i principi evangelici e diventano motivo «di martirio» per molti Paesi del Mediterraneo. Anche questo sono chiamati a denunciare i vescovi riuniti a Bari. Lo ha spiegato ieri in conferenza stampa l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, a margine dei lavori della Conferenza “Mediterraneo, frontiera di pace”, in corso fino al 23 febbraio.

«La conoscenza reciproca deve condurci a desiderare di collaborare in modo più sistematico, anche perchè questo aiuterebbe la vecchia Europa a vivere un cristianesimo più a dimensione di popolo», ha spiegato.

«Abbiamo la consapevolezza che tante nazioni dell’Europa guardano al Mediterraneo per interessi economici ma non non sempre questi interessi sono in armonia con i principi evangelici», sono ancora parole dell’arcivescovo Cacucci.

«Noi qui a Bari siamo a chiamati a dire che il vangelo non può essere motivo di non rispetto dei diritti di quei paesi e di quelle comunità cristiane oggetto di discriminazione. Papa francesco ha parlato di “congiura del silenzio” nei confronti dei Paesi per i quali il martirio è ancora presente».

«Il cattolicesimo indica una universalità e ci dice che nel Mediterraneo anche le piccole comunità cristiane fanno parte della cattolicità».

  A questo link il video alla conferenza stampa.