Il 4 febbraio 2023 moriva a San Paolo del Brasile, investita da una bici in fuga, Loredana Vigini, 53 anni, triestina, fidei donum appassionata, insegnante di religione, fondatrice della comunità “Semente viva”, donna dal cuore grande.

Cadendo, aveva sbattuto la testa ed era andata in coma, dopo due giorni era stata dichiarata la sua morte cerebrale. Questa triste vicenda ha sì sconvolto diverse comunità – quella brasiliana alla quale Loredana apparteneva da oramai 10 anni, quella diocesana di Trieste che l’aveva formata e amata, la parrocchia della sua infanzia – Assieme al lutto però c’era stata anche la forte consapevolezza che quella vita fosse stata spesa bene, fino all’ultimo minuto. Accanto ai fratelli, sotto il mandato evangelico.

All’unanimità, amici, sacerdoti, compagni e famigliari avevano parlato di lei come di una missionaria realizzata e felice. Non è da tutti centrare appieno la propria missione d’anima, per Loredana questo è avvenuto.

Il cardinal Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo del Brasile, ha scritto: «Lascia il segno di una testimonianza missionaria generosa, della passione per la catechesi e per la Parola di Dio. Da parte nostra preghiamo perché il Signore la ricompensi e le dia la vita senza fine in paradiso. Il Signore Dio chiami altri missionari tanto necessari per la sua Chiesa!».

La sorella, Nadia Vigini, la ricorda invece così: «Loredana diceva sempre che la famiglia le era “troppo stretta”. Cercava la condivisione con più persone possibili, e di portare l’amicizia a tutti quelli che incontrava».

La sua partenza per il Brasile risale al 2010, quando Loredana entra nella Comunità di Villaregia come laica, poi se ne separa per fondare una propria comunità: “Semente Viva” che aveva lo scopo di insegnare la Bibbia tramite la drammaturgia. Ossia, i percorsi biblici erano rappresentati come a teatro, e a farlo erano i protagonisti stessi dei laboratori creati dalla sua associazione per le persone del posto. Questa speciale missione si chiamava bibliodramma, erano episodi del Vecchio e Nuovo Testamento resi vivi e concreti tramite la messa in scena.

«Loredana portava gioia – racconta ancora Nadia – Le sue riunioni erano gioia: lei suonava la chitarra, insegnava canzoni… Spero solo che questa morte così prematura non fermi un progetto di vita tanto importante».

Nell’omelia funebre monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, aveva detto: «Come Chiesa di Trieste vogliamo dirle grazie per averci insegnato che, non le nostre parole, ma la Parola deve essere al centro del nostro interloquire con Cristo e tra di noi cristiani. Grazie per averci insegnato che la Parola è una semente viva che va seminata e annunciata a tutti con dedizione generosa e con intelligenza pedagogica affinché raggiunga i cuori e li converta».

Il documentario “Un ladro che scappa, una missionaria che muore”, prodotto da Luci nel Mondo per la Fondazione Missio, presenta Loredana Vigini come una missionaria che ha lasciato “un cuore ardente” in tutti coloro che l’hanno conosciuta.

Qui il link su Youtube al trailer.

Qui il video su YouTube al docufilm.

Qui puoi scaricare il video da Vimeo.

Qui il link alle schede didattiche che approfondiscono i video e offrono spunti di animazione missionaria (per Loredana Vigini, vai a pag.7).

Qui tutto il materiale prodotto da Missio Giovani per l’animazione missionaria della Giornata dei Missionari Martiri 2024 “Un cuore che arde”.