«Vi aspettiamo a Roma il weekend del 18 e 19 settembre, per ripartire, ancora più forti, verso un nuovo anno pastorale che ci porterà dritti al COMIGI 2022». E’ questo l’invito che Giovanni Rocca, responsabile di Missio Giovani, fa a ragazze e ragazzi tra 18 e 30 anni che, a diverso titolo, sono impegnati (o vogliono impegnarsi) nell’animazione missionaria delle proprie realtà ecclesiali. Pensando all’evento di settembre, Rocca sottolinea in particolar modo il legame con il Convegno Missionario Giovanile (COMIGI) in calendario per il 2022.

L’appuntamento in programma il 18 e 19 settembre a Roma è per il Meeting nazionale, evento che ogni anno in questo mese riunisce i giovani innamorati del Vangelo e impegnati nella missione. Lo scorso anno, a causa della pandemia, è stato vissuto a distanza, ciascuno dietro il proprio computer.

«Quest’anno – dice il responsabile di Missio Giovani – vogliamo ritrovarci dal vivo, seguendo tutte le dovute indicazioni per il contenimento della diffusione del Covid, ma dal vivo». Anche perché l’edizione 2021 si arricchisce di contenuti in vista della preparazione del COMIGI 2022, un evento «straimportante – precisa Rocca – anche da un punto di vista storico: sono 50 anni dalla nascita del Movimento Giovanile Missionario (oggi Missio Giovani, ndr), quindi l’edizione 2022 del COMIGI deve avere un valore aggiunto: insieme abbiamo camminato per mezzo secolo; adesso serve una spinta per rinnovare la proposta missionaria per i giovani».

Il pezzo forte del Meeting nazionale di settembre sarà, quindi, la presentazione del tema del Convegno Missionario Giovanile 2022 e il lavoro delle Commissioni preparatorie, chiamate a ideare e costruire concretamente l’appuntamento del prossimo anno.

Ma il programma del weekend di settembre prevede anche un approfondimento della tematica dell’Ottobre missionario 2021 “Testimoni e profeti”: ad intervenire sarà suor Elisa Kidané, missionaria comboniana e neodirettrice del Centro missionario diocesano di Roma.

«Abbiamo voluto inserire nel programma della due giorni questo momento di approfondimento, con l’intento di coinvolgere i giovani nell’animazione della Giornata Missionaria Mondiale, facendoli sentire protagonisti e responsabili, non destinatari di un messaggio che arriva da altri. Forse – spiega Rocca – in passato la Giornata riscontrava poco interesse tra i giovani: era più dedicata alle comunità parrocchiali. Invece, il ruolo dei giovani nella Giornata è centrale, anche pensando al risveglio dell’attenzione mediatica che sempre più passa dai social e da un tipo di comunicazione di cui i giovani sono protagonisti».

A tale proposito, uno spazio del programma del Meeting nazionale di settembre è dedicato al confronto in workshop e laboratori, con una particolare attenzione alla comunicazione missionaria, sempre più indispensabile nel coinvolgimento dei giovani (e non solo).

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