E’ morto domenica 5 dicembre nella casa dei Saveriani di Parma, padre Carlo Uccelli, molto conosciuto nel mondo missionario italiano. Aveva 82 anni ed era entrato nei saveriani nel 1956. Dal 1975 per 10 anni è stato missionario in Repubblica Democratica del Congo. Dal 1986 al 2019 ha animato a Piombino – assieme a Emma Gremmo – il Centro Fraternità Missionaria, ponendo l’accento sulla “comunità cristiana”, costituita da laici e preti, impegnati corresponsabilmente a vivere la comunione e la missione ciascuno con un proprio specifico ruolo e servizio.

Così lo ricorda Fabio Cento di “Missio famiglie Km zero”, che con padre Carlo ha condiviso molte iniziative: «In 33 anni di attività il Centro di Fraternità Missionaria ha inviato in missione 25 famiglie, toccando tutto il mondo, arrivando fino alla Cina. La famiglia si formava nel Centro per tre anni, poi partiva con la diocesi di provenienza, ma supportata anche da Carlo e Emma».

Chi era padre Carlo?

«Era un punto di riferimento per tutta la zona di Piombino, non solo dal punto di vista ecclesiale, ma anche sociale. La parrocchia del Cotone, animata da padre Carlo e dove c’è stata fino al 2019 la Fraternità Missionaria, era una zona difficile, di acciaierie, un quartiere popolare di operai molto schiarati anche politicamente. E padre Carlo nel 1986 ci entrò come lui sapeva fare, in punta di piedi, non a gamba tesa, ma piano piano. E riuscì a fare breccia».

Poi nel 2019 il trasferimento in Sicilia a Modica nell’impegno missionario intercongregazionale, fino alla scoperta del male incurabile, l’estate scorsa.

«L’ho sentito poche settimane fa», continua Fabio. «Era consapevole della sua malattia e che presto avrebbe riabbracciato il Padre. “Le valigie sono pronte”, mi disse. Era così, padre Carlo: un uomo buono, in punta di piedi, che ha fatto bene alle tante persone che con lui hanno fatto un pezzo di strada assieme».