L’elenco degli operatori pastorali ai quali nel 2022 è stata violentemente sottratta la vita viene stilato, come ogni anno, dall’Agenzia Fides delle Pontificie Opere Missionarie.

Quest’elenco è un martirologio, sebbene la parola “martiri” non venga ufficialmente più usata e si preferisca l’espressione “missionari uccisi”, per non entrare in merito al giudizio che la Chiesa potrà eventualmente dare su alcuni di loro.

Oggi – 24 marzo 2023, 31esima Giornata dei Missionari Martiri – si fa memoria anche dei 18 testimoni della fede uccisi lo scorso anno.

Si tratta di 12 sacerdoti, un religioso, tre religiose, un seminarista, un laico.

Il continente più violento è stato quello africano, dove si sono registrate nove morti, seguito dall’America Latina con otto missionari uccisi, e poi dall’Asia con uno.

Tra i 18 missionari uccisi nel 2022, ci sono anche due religiose italiane: suor Luisa Dell’Orto, assassinata a Port-au-Prince dove da 20 anni operava per l’educazione dei ragazzi di strada, e suor Maria De Coppi, che ha perso la vita in Mozambico dove ha trascorso quasi 60 anni.

Ma gli altri 16 missionari uccisi chi sono? Forse i loro nomi non hanno mai raggiunto la nostra attenzione, visto che 15 su 16 «hanno bagnato con il loro sangue la stessa terra che li aveva visti nascere, crescere, donarsi totalmente al Signore nella consacrazione», si legge nel rapporto Fides.

In questo video (prodotto da Luci nel Mondo per la Fondazione Missio), dal titolo “Martirologio”, si fa memoria di tutti i missionari uccisi nel 2022.

Eppure, sembra impossibile che nel 2023 ci sia ancora chi perde la vita perché testimone della fede. Infatti, «quando parliamo di persecuzioni e di martiri, si pensa istintivamente ai primi secoli della storia del cristianesimo. In realtà, papa Francesco ce lo ripete spesso, ci sono molti più martiri oggi che allora».

Lo fa presente don Giuseppe Pizzoli nella sua riflessione per la 31esima edizione della Giornata dei Missionari Martiri, raccolta in un video pubblicato sul canale YouTube di Missio-Sezione CUM (per vederlo clicca qui sotto).

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