E’ così giovane la Chiesa cattolica in Mongolia che viene definita “bambina”. Ma forse, oltre all’età, ha i tratti dell’infanzia anche per purezza, innocenza, spontaneità, vitalità e per la sua capacità di sognare e la sua voglia di crescere.

Quest’immagine traspare anche dagli ultimi due video-reportage che Fides, l’Agenzia di Stampa delle Pontificie Opere Missionarie, ha prodotto e diffuso per accompagnare il viaggio di papa Francesco in Mongolia, che prende il via oggi – giovedì 31 agosto – e si concluderà il prossimo 4 settembre.

Molti si interrogano sul perché il Santo Padre, all’età di 87 anni, compia un viaggio così impegnativo per andare in visita ad una Chiesa che conta un esiguo numero di cattolici.

E’ l’interrogativo con cui si apre anche il settimo video-reportage dal titolo “Mongolia. Aspettando papa Francesco”, offrendo una lettura di quest’epocale viaggio apostolico in linea con i segni dei tempi: la sua visita ai fratelli e alle sorelle di Mongolia diviene segno e riflesso dell’amore di Cristo per tutti, secondo il mistero della sua predilezione, che preferisce i piccoli e i poveri. Nell’intervista al cardinale Giorgio Marengo, missionario della Consolata, classe 1974, prefetto apostolico di Ulaanbaatar, si ricorda come «il Successore di San Pietro che si interessa di questo piccolo gregge, ci dice quanto a Nostro Signore stiano a cuore tutti, anche le persone che vivono, geograficamente, in zone che magari sono meno conosciute del mondo».

Nel sesto video-reportage dal titolo “Mongolia. Maria prepara il terreno” padre Pual Leung, responsabile della comunità salesiana in Mongolia, racconta la vicenda di una statua mariana ritrovata da una signora nella discarica di Darkhan, nel Nord del Paese, più di 15 anni fa. Oggi è stata collocata nella cattedrale di Ulaanbaatar ma la cosa più suggestiva è che non si sa da dove sia arrivata la statua di Maria: al tempo del suo ritrovamento, infatti, in quella parte della Mongolia non c’erano cristiani e i missionari salesiani sono arrivati a Darkhan diversi anni dopo.

Se la statua potesse raccontare la sua storia, avrebbe sicuramente dei segreti da svelare anche su quella Chiesa così piccola che, come una bambina, non vede l’ora di diventare grande.

Per guardare i video-reportage ecco i link:

“Mongolia. Maria prepara il terreno” – sesto video

“Mongolia. Aspettando papa Francesco” – settimo video

Qui il link alla pagina con la presentazione dei precedenti video-reportage.