Non è solo lo slogan di copertina del numero di settembre della rivista per ragazzi promossa da Missio. “Vivere per dono” è anche il titolo del Festival della Missione, kermesse in programma a Milano dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi, alla quale il mensile dedica un approfondimento.

Ma chi può vivere per dono? Solo chi è mosso dagli insegnamenti di Gesù. Lo dimostrano le storie di tanti missionari che operano nei cinque continenti, spesso nel nascondimento, senza proclami né pubblicità.

Nelle pagine del dossier ne raccontiamo alcune. Come quella delle Carmelitane Missionarie di Santa Teresa di Gesù Bambino che a Marina di Acate si impegnano in una missione dietro l’angolo, tra gli “invisibili”. Oppure quella di don Bruno Rossi, fidei donum della Chiesa di Padova in Thailandia dal 1999, che è riuscito a far scoprire il gusto del Vangelo anche con un caffè. Oppure quella di Simone Parimbelli, giovane della diocesi di Bergamo, che per 1.300 giorni ha vissuto in Repubblica Centrafricana con i bambini pigmei. Sono, queste, solo alcune delle miriadi di storie missionarie che si possono raccontare come esempio di chi vive per dono.

L’editoriale del numero di settembre della rivista per ragazzi, a firma di Kizito, ricorda la 17esima Giornata nazionale per la custodia del Creato, che la Chiesa celebra il 1° settembre di ogni anno:

«Per questa occasione – si legge – tutti i vescovi italiani inviano un messaggio che invita a riflettere sulla bellezza della natura e sulla difesa dell’ambiente. Il titolo del messaggio di quest’anno è proprio “Prese il pane, rese grazie” e richiama la pagina del Vangelo dell’Ultima cena, nella quale il pane è condiviso ed è donato per noi. Quel pane – “frutto della terra e del lavoro dell’uomo” – diventa anche simbolo di generosità, amicizia, gratitudine e rispetto per ciò che la natura stessa ci dona».

Le rubriche e i contenuti del mensile sono tanti e vari. L’intervista impossibile dà voce alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra il prossimo 25 settembre: un’occasione per capirne di più e dimostrare vicinanza e attenzione verso le persone più vulnerabili, costrette a lasciare la loro terra.

I fumetti presentano la figura di Maria Bonino, medico pediatra che ha dedicato la sua vita a curare i bambini africani e ha offerto la sua esistenza per salvare chi era in pericolo per un virus fino a quel momento sconosciuto.

Tutto il resto lo si può scoprire sfogliando la rivista.

 

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