“Santità, ci piace pensarla come nostro compagno di viaggio, mentre scopriamo la fede mettendoci al servizio della sorella e del fratello ai quali non possiamo donare nulla se non la speranza, annunciando la buona notizia di Gesù Risorto”. 

Giovanni Rocca, Segretario Nazionale di Missio Giovani, ricevuto ieri in udienza da Papa Francesco assieme a 350 giovani, si è rivolto così al Pontefice.

“Santità, ci permetta di donarle due piccoli segni del servizio missionario che viviamo con passione – ha aggiunto –  il primo è una stola, simbolo del servizio sacerdotale, che riporta la croce con i colori dei continenti.

Spesso la doniamo ai missionari, prima della partenza, con l’augurio che la consapevolezza di una comunità che li invia gli sia di sostegno”.

Il secondo dono è la casacca che i giovani stanno indossando durante questi giorni: “è interamente realizzata dalla lavorazione di bottiglie di plastica riciclate segno del servizio di noi giovani e dell’impegno nel prenderci cura della nostra Casa Comune”. 

Rocca a nome dei ragazzi che hanno a cuore la missione e non vogliono rinunciare a testimoniarla raggiungendo “gli impoveriti della terra”, ha detto al Santo Padre: “sogniamo la Chiesa che lei sogna, una Chiesa missionaria che si fa prossima agli ultimi e agli impoveriti”.

Un desiderio condiviso da molti dei presenti al Convegno Missionario Giovanile e che parte dall’urgenza di conoscere situazioni di dolore e disagio per contribuire a trasformarle.