Insieme contro la tratta”. È questo il tema della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che si celebrerà l’8 febbraio 2019, nel giorno in cui si ricorda la memoria liturgica di Santa Bakhita, suora canossiana, di origine sudanese, divenuta simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta.

Il Comitato internazionale della Giornata mondiale ha organizzato per l’occasione due incontri, che si svolgeranno l’8 e il 10 febbraio.

La veglia di preghiera nella basilica di S. Antonio, presso l’università Antonianum

L’appuntamento di venerdì 8 febbraio prenderà il via alle ore 18, con la veglia di preghiera presso la Basilica di Sant’Antonio in via Merulana 124/B, presieduta da p. Michael Czerny e p. Fabio Baggio, sottosegretari alla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Nel corso dell’incontro, animato da giovani e consacrate, sono previsti momenti di testimonianza di impegno comune contro la tratta.

Marcia contro la tratta di persone

Sempre a Roma, domenica 10 febbraio, si svolgerà una marcia di sensibilizzazione, che partirà alle ore 10 da Castel Sant’Angelo e si concluderà in piazza San Pietro, alle ore 12, per partecipare alla preghiera dell’Angelus con Papa Francesco. A tutti i presenti in piazza verrà distribuita la preghiera di Papa Francesco a Santa Bakhita, affinché – come dichiarato dal Pontefice – “possa ispirare la realizzazione di gesti di fratellanza con coloro che si trovano in uno stato di sottomissione”.

raffico di persone: alcuni dati

Il 72% delle persone trafficate sono donne. Il 30% delle persone trafficate sono bambine e bambini. La tratta di persone è oggi diffusa in tutti i Paesi del mondo e in ogni continente. Il lucro illecito prodotto dallo sfruttamento sessuale corrisponde ai due terzi del guadagno illecito prodotto dalla tratta di persone.

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, oggi nel mondo vi sono quasi 25 milioni di persone in situazione di lavoro forzato, di cui il 70% vive in Asia. Le attività in cui troviamo maggiormente persone obbligate a lavorare sono quelle domestiche (il 24% sul totale del lavoro forzato). Ulteriori dati rilevanti sono il numero di bambini coinvolti, pari a 168 milioni.

La schiavitù infantile è spesso legata a un’altra tipologia di sfruttamento, il matrimonio precoce. Dei 15,4 milioni di donne in tutto il mondo che vivono il matrimonio forzato il 37% ha meno di 18 anni.

Da anni la Chiesa, e in particolare le congregazioni religiose femminili, operano in molte parti del mondo, per sensibilizzare su questo vergognoso fenomeno.

Con Papa Francesco vi è stata una maggiore attenzione al tema, manifestata con più forza e concretizzata attraverso l’istituzione di una giornata mondiale di preghiera e riflessione, giunta oramai alla quinta edizione, che restituisce un segno autentico di solidarietà e vicinanza a coloro che sono impegnati quotidianamente nella lotta alla tratta.

L’iniziativa è organizzata dal Comitato della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone in collaborazione con la Diocesi di Roma, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità di Sant’Egidio, Fondazione Migrantes Nazionale e Diocesana, Giovani Impegno Missionario, Gruppo Raab (Mons. Lojudice), Movimento dei Focolari, Slaves no More, USMI Nazionale e Diocesana.

Hashtag ufficiale dell’evento: #insiemecontrolatratta

 

Per maggiori informazioni e scaricare la documentazione: preghieracontrotratta.org