Secondo i dati divulgati dall’Agenzia Fides, nel 2021 sono stati uccisi nel mondo 22 missionari, 13 erano sacerdoti, tre religiosi e sei laici.

Questi nuovi martiri della Chiesa, testimoni di fede, «non erano in evidenza per opere o impegni eclatanti», come spiega Giovanni Rocca, Segretario nazionale di Missio Giovani in uno dei video realizzati da Luci nel Mondo per la Fondazione della CEI. Stavano semplicemente professando la propria fede «in contesti di degrado sociale e morale – dice Rocca nel filmato “Non potevano non testimoniare” – dove la sopraffazione del più forte sul più debole è regola di comportamento».

Ancora una volta questi missionari avevano voluto condividere con i fratelli e con le sorelle la loro vita quotidiana.

Colpisce in particolare la storia di due ragazzi, meno che ventenni uccisi in Myanmar il 27 maggio dello scorso anno: erano Alfred Ludo e Patrick Bo Reh, adolescenti cattolici che a Demoso, nello Stato di Kayah, portavano cibo e aiuti umanitari agli sfollati interni. I due giovani avevano scelto la protesta non violenta contro la giunta militare che ha preso il potere in Myanmar con un colpo di Stato. E sono stati freddati dai militari perché impegnati a soccorrere i bisognosi durante il coprifuoco.

Riguardo alla ripartizione continentale dei missionari martiri, il video della Fondazione Missio ci ricorda che il numero più elevato di vittime si registra in Africa, dove sono stati uccisi 11 missionari. Tra loro ci sono anche suor Mary Daniel Abut e suor Regina Roba Luate, della congregazione del Sacro Cuore di Gesù, uccise in un agguato il 16 agosto, mentre tornavano da una celebrazione a Juba. Cercando di sfuggire ai loro aggressori, Mary e Regina si erano nascoste nei cespugli, ma i criminali sono riusciti a scovarle uccidendole a sangue freddo. Il Sud Sudan, Paese che vede il 25 marzo, domani, l’ordinazione del vescovo Christian Carlassare a Rumbek, è uno dei luoghi più insicuri ed instabili dell’Africa sub-sahariana.

 

Guarda qui il video “Non potevano non testimoniare”

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Scarica qui il video integrale da Vimeo.

Qui il link per la scheda di utilizzo che approfondisce il video (vai a pag.3).