Si è spento ieri un missionario straordinario della congregazione della Consolata. Si tratta di Fratel Giuseppe Argese. Il decesso è avvenuto a Maua – Meru – (Kenya). Ai suoi famigliari le più sentite condoglianze e il ringraziamento a Dio per la sua testimonianza.

Fratel Giuseppe era nato a Martina Franca nel 1932. A 15 anni diventa apprendista muratore. Presso la parrocchia «San Francesco di Assisi» conosce i Missionari della Consolata. Nel 1953 diventa «fratello» e nel 1957 si reca in Kenya dove si impegna nella costruzione di chiese e di opere di pubblica utilità.

Nel 1959 ha dato inizio alla sua maggiore attività: la pianificazione e la costruzione di numerose opere di ingegneria idraulica riguardanti la raccolta e la distribuzione dell’acqua, acqua che ora viene distribuita a centinaia di migliaia di persone. In particolare l’acquedotto di Tuuru, un’opera d’ingegneria idraulica che non cessa di stupire: una rete di oltre 250 km di condutture, decine di cisterne e migliaia di punti di distribuzione.

Ogni giorno vengono distribuiti quasi 4 milioni di litri d’acqua a oltre 250 mila persone, più di 40 mila capi di bestiame, 20 mila pecore e capre. E il progetto continua, per rispondere alle necessità della gente nelle zone più remote.

L’importanza e la qualità del lavoro svolto in 60 anni da Fratel Argese è stata riconosciuta dalle più alte istituzioni mondiali.

Il 15 giugno 1999 Fratel Argese è stato insignito del prestigioso riconoscimento Path to Peace, consegnatogli presso il Quartiere Generale delle Nazioni Unite a New York, uno dei più alti riconoscimenti per il contributo allo sviluppo della pace a livello internazionale.

Viene attribuito a persone che spendono la propria vita per intervenire laddove i bisogni sono maggiori. Chi riceve questo premio ha l’onore di essere definito “Servitor Pacis”.

E’ stato anche insignito del titolo di «Cavaliere al merito della Repubblica Italiana» e di Patriae Decus dal comune di Martina Franca.