Su ogni numero di “Popoli e Missione”, all’interno dell’Inserto PUM, a firma della nostra collaboratrice Loredana Brigante viene pubblicato un articolo che presenta un Centro missionario diocesano (CMD).

Volentieri lo rilanciamo anche sul sito di Missio, certi che possa essere un’occasione di conoscenza vicendevole e uno stimolo di confronto per tutti i Centri missionari delle varie diocesi d’Italia.

Questa “Finestra sulle diocesi” accompagna nell’Ufficio per la pastorale missionaria della diocesi di Milano attraverso la voce del suo responsabile, don Maurizio Zago.

 

«L’Ufficio per la pastorale missionaria, nell’arcidiocesi di Milano, raccoglie l’esperienza e la tradizione dell’Ufficio e del Centro missionario diocesano». Inizia con questa premessa l’intervista a don Maurizio Zago, responsabile dal 2018 dopo 12 anni come fidei donum in Zambia.

«Il fatto che non ci sia un Centro missionario diocesano è una scelta, motivata anche dalla ricca presenza di Istituti missionari, maschili e femminili (dal Pime ai Comboniani, dai Padri Bianchi alla Consolata, fino alle Suore di Nostra Signora degli Apostoli). Il nostro intento, infatti, è quello di rendere concreta la collaborazione con loro, veicolando i valori missionari e realizzando insieme delle attività». Tra queste, in particolare, la veglia missionaria, la Giornata dei missionari martiri e l’invio dei giovani in missione.

«Rispetto alle esperienze estive giovanili, ci uniamo alla Caritas ambrosiana, con i suoi Cantieri di solidarietà, e all’Ufficio di pastorale giovanile, cercando di mettere insieme le forze e di lavorare in rete». Con la fatica di fare sì che, al loro rientro, non vada persa la ricchezza di questi viaggi. «Questo tocca uno degli aspetti di sfida del nostro mondo missionario: accompagnare dei percorsi e mantenere vivo lo scambio tra la missio ad extra e quella vissuta nel territorio».

A dimostrazione di ciò, oltre alle due storiche e appassionate segretarie Raffaella e Morena, in équipe con lui ci sono don Francesco Airoldi, suor Antonia Franzini (missionaria delle Figlie di Maria Ausiliatrice) e padre Mario Malacrida (missionario Comboniano rientrato dall’Uganda).

«La loro presenza non solo può aiutare a riflettere e a confrontarsi sul senso dell’esperienza missionaria, ma anche a scoprire e a vivere la corresponsabilità, nell’ambito di un cammino comunitario che coinvolge tutti e interpella i laici», dice don Maurizio.

«In effetti, un problema comune a tutta Italia, come la riduzione del numero dei sacerdoti e dei religiosi, non si può più ignorare». Per fare un esempio, la diocesi di Milano, su cinque milioni di abitanti, conta 1.600 presbiteri, più della metà dei quali è sopra i 60 anni. «Ci vorrà tempo perché la mentalità cambi, ma i segnali positivi ci sono. E la domanda non sarà più: “Cosa vanno a fare i preti altrove?”».

 

(Nella foto: Da destra, don Maurizio Zago, responsabile Ufficio per la pastorale missionaria della diocesi di Milano, don Francesco Airoldi, collaboratore per il settore Presbiteri non italiani in Convenzione CEI, Raffaella Rosso e Morena Marzorati della segreteria)