
In ogni numero di “Popoli e Missione”, all’interno dell’Inserto PUM, a firma della nostra collaboratrice Loredana Brigante viene pubblicato un articolo che presenta un Centro missionario diocesano (CMD). Volentieri lo rilanciamo anche sul sito di Missio, certi che possa essere un’occasione di conoscenza vicendevole e uno stimolo di confronto per tutti i Centri missionari delle varie diocesi d’Italia. Questa nuova “Finestra sulle diocesi” accompagna nel Centro missionario diocesano di Cagliari, con l’intervista a padre Gian Paolo Uras, l’attuale direttore.
«Aprire le finestre sul mondo è l’attenzione costante del Centro missionario diocesano di Cagliari, affinché la missione continui ad essere il cuore pulsante». Così inizia l’intervista a padre Gian Paolo Uras, classe 1961, direttore da due anni. Con “un respiro universale” che sa di aria fresca, quella che serve ad una Chiesa a volte ripiegata su sé stessa. «Mancano i sacerdoti e le diocesi fanno fatica», ma serve comunque il coraggio di non trattenere il poco che abbiamo. Ed è in quest’ottica che la diocesi di Cagliari ha “perso” il fidei donum don Giuseppe Spiga, nominato vescovo di Grajaú, in Brasile.
Padre Gian Paolo, con due esperienze alle spalle in Perù e in Messico, è un religioso della Comunità missionaria di Villaregia. La diversità è il suo carisma e si riflette in «un’équipe in cui si chiedono piccole cose a più persone e si dà spazio a più realtà». Insieme anche alla Consulta – di cui fanno parte gli Istituti missionari, le associazioni, le congregazioni religiose e i gruppi missionari – l’impegno continuo consiste nel «creare una spiritualità missionaria, non singoli momenti o episodi». Lo stesso Ottobre missionario viene vissuto nella dimensione dell’andare: «Non aspettiamo che la gente venga in cattedrale, ma organizziamo più veglie nelle varie foranie». Idem per la formazione a cui, da ogni parrocchia, partecipano uno o due membri indicati come animatori missionari parrocchiali.
«In questi incontri, utilizzo spesso “Popoli e Missione” chiedendo a ciascuno di commentare un articolo; attraverso questa bella rivista, ci si può avvicinare a tanti temi».
In pratica, si concretizza lo slogan del loro vescovo, monsignor Giuseppe Baturi: «Il Centro missionario deve far respirare la missione alla diocesi». In una terra che ha «una lunga tradizione missionaria, un gruppo Gamis molto attivo e diverse missioni per il mondo (la Chiesa di Cagliari ne ha quattro: una in Brasile, una in Kenya, due in Tanzania)».
Oltretutto, va ricordato che nel 1926 fu proprio la Sardegna – su suggerimento del Circolo missionario del Seminario di Sassari – a dare l’input all’Opera della Propagazione della Fede per la proposta della Giornata Missionaria Mondiale. Le finestre, quindi, sono sempre state aperte. Ora, per fare dono di altri missionari, bisogna trovare il modo di aprire le porte.