Cristo per la sua missione di “luce e verità” nel regno si avvale di collaboratori, e li cerca tra di noi. Ma anche Satana per la propria missione di segno opposto cerca adepti. Sta agli uomini decidere da che parte schierarsi. 

Questo il messaggio contenuto nell’omelia del cardinal Luis Antonio Tagle, giunto oggi a Brescia per partecipare al Festival della missione. L’arcivescovo di Manila ha celebrato la messa per la comunità filippina, alle 18.00 nella chiesa di S. Faustino.

Nel commentare il Vangelo del giorno (Luca 11, 15-26) sul combattimento spirituale, Tagle ha usato delle coppie di opposti – vita/morte, verità/ giustizia – per riferirsi alle forze dialettiche, e ha ribadito che la <<missione di Gesù è tutta volta alla luce, al trionfo del vero>>.

Dalla lettura del Vangelo odierno (“se anche satana è diviso in se stesso come potrà stare in piedi il suo regno?) il cardinal Tagle ha poi dedotto che solo l’unità e lo schierarsi completamente col Regno, conduce ad una missione salvifica.

Rivolto alla comunità filippina ha detto che i migranti e dunque <<sono qui non solo per lavorare ma per svolgere una loro missione>>, nei confronti della famiglia e del proprio progetto migratorio.

Ancora una volta la possibilità di scegliere da che parte stare, tra bene e male, fa di noi uomini liberi ma anche tentati di andare dalla parte sbagliata: <<Satana trova meno difficoltà di Gesù a reclutare i propri collaboratori>>. Perche?

L’arcivescovo infine ha detto, con una battuta, a proposito dell’essere missionari e dell’impegno profuso,  che <<il missionario non è un turista e un turista non è un missionario: il missionario viene inviato da Dio>> e segue Dio in questa impresa finalizzata alla ricerca del vero.