Sono già 10 anni che il gruppo dei fidei donum del Triveneto operanti in Thailandia propone una esperienza pastorale-spirituale per preti del Triveneto. Anche quest’anno l’idea, svoltasi a fine gennaio, è stata accolta da otto presbiteri provenienti da Padova, Venezia e Belluno. Otto è il numero massimo di persone che possiamo ospitare e accompagnare senza incidere troppo sui costi organizzativi. Come sempre proponiamo una settimana di conoscenza delle realtà missionarie di Chaehom e di Lamphun, che sono le due stazioni missionarie della presenza dei fidei donum del Triveneto, e dei metodi missionari possibili in questi contesti. Allarghiamo anche la visita alle realtà diocesane di Chiang Mai e al mondo buddista che ci circonda. La seconda settimana, invece, prevede un corso di esercizi spirituali in un luogo adatto della diocesi locale. A guidarci nelle riflessioni è stato quest’anno mons. Orioldo Marson, vicario generale della diocesi di Concordia-Pordenone, su suggerimento di mons. Giuseppe Pellegrini, attuale coordinatore delle attività missionarie a nome della Conferenza Episcopale Triveneta (CET). Le riflessioni hanno seguito l’itinerario umano e spirituale di S. Paolo ed è stato messo a confronto con la vita del presbitero odierno con speciale riferimento a quanto sperimentato dai missionari in terra asiatica. I partecipanti all’iniziativa in questo 2020 sono stati di età medio alta ma con uno spirito incredibilmente giovane: si sono adattati facilmente ai cambi climatici, alimentari e linguistici. Soprattutto, si sono integrati con il nostro gruppo e tra di loro in modo ammirevole, a dimostrazione -se ce n’era bisogno- che la missione ringiovanisce chiese e persone! Ci è stato possibile scambiare opinioni sulle nuove sfide pastorali che toccano le comunità nel Triveneto e sulle modalità con cui si è evangelizzato nel passato e si sta tentando di testimoniare oggigiorno. Abbiamo conosciuto l’opera di congregazioni ancora poco note in Italia ma ben attive in Asia da lunga data (Betharram, Redentoristi, Yarumal…). Ci è stato possibile comprendere l’imprescindibilità del dialogo interreligioso ma soprattutto abbiamo consolidato il legame-scambio tra chiese dalle storie molto diverse, come dovrebbe essere nello stile del fidei donum. Anche la parte turistica, in coincidenza con il folcloristico capodanno cinese, ci ha offerto occasioni di immersioni culturali e di riflessioni pastorali. Un grazie a chi ha organizzato, coordinato e partecipato a questa avventura. Che si ripeterà anche nel 2021, come da tradizione.
Don Attilio de Battisti
Fidei donum di Padova in Thailandia