Quella del 2022 sarà la 30esima Giornata dei missionari martiri, giorno di preghiera e di digiuno.

“Voce del Verbo” è lo slogan scelto da Missio per questa edizione: ogni anno, infatti, il 24 marzo, si ricorda il martirio di monsignor Oscar Romero, assassinato a San Salvador da militari suoi connazionali e diventato emblema di tutti i cristiani che continuano anche oggi ad essere uccisi in nome della loro fede in Cristo.

«La voce dei martiri, che è Voce del Verbo, del Dio fattosi uomo per manifestare la sua vicinanza alla fragilità della vita – spiega Giovanni Rocca, segretario nazionale di Missio Giovani, settore della Fondazione che promuove l’appuntamento del 24 marzo – diventa da sempre seme, germoglio per le comunità cristiane. Non è un caso che i primi santi della Chiesa siano stati proprio dei martiri, annunciatori del Vangelo liberatore di Cristo, pilastri della fede che proclamiamo ancora oggi».

Sono diverse le ragioni che hanno portato alla scelta di questo slogan: clicca qui per leggere l’introduzione al tema a firma di Giovanni Rocca.

Per approfondire, ecco a disposizione di tutti una riflessione tematica a cura di don Fabio Coppola, fidei donum rientrato dall’Ecuador, che sottolinea quanto sia fondamentale «il farsi “voce” di chi non ne ha. “Voce del Verbo” è la necessità di dar voce a Colui che ha voluto prendere “carne” e mettere la sua tenda in mezzo a noi: l’Emmanuele».

Qui la riflessione integrale del missionario.

Sin da ora ecco a disposizione di diocesi, parrocchie, gruppi missionari, ecc. anche la Veglia di preghiera per i missionari martiri: è stata ideata da padre Claudio Marano, missionario saveriano, e da Renzo Petraglio, biblista, esperto di religioni abramitiche e di dialogo interreligioso in Svizzera, Italia e Burundi. La proposta di celebrazione è strutturata in tre parti, con una pagina biblica al centro di ognuna, una testimonianza missionaria e il ricordo dei martiri del 2021.

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Anche la Via Crucis da vivere in Quaresima è già a disposizione di tutti: dedicata alle missionarie e ai missionari martiri, vuole sottolineare il legame tra i giovani e la Chiesa, con un percorso guidato sia dai testi del Vangelo di Luca, sia dalle testimonianze di donne e uomini, anche molto giovani, che ogni giorno scelgono di spendere la propria vita per gli altri, sia dalla Christus Vivit, l’esortazione apostolica di papa Francesco scritta per i giovani e per tutto il popolo di Dio.

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Segnaliamo, infine, il progetto che Missio Giovani propone di sostenere con le offerte ricavate dai frutti del digiuno. L’obiettivo della raccolta del denaro è quello di ristrutturare il Centro pastorale-giovanile della parrocchia “St. Josephine Bakhita” di Mapuordit, in Sud Sudan: un luogo dove realizzare iniziative per i giovani in vari ambiti, quali: formazione umana e spirituale, giustizia, pace e riconciliazione, corsi sulla Bibbia, ritiri spirituali, attività sportive, culturali e artistiche.

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