CHE COS’È. LA SUA STORIA.

Il CUM – Centro Unitario Missionario – per meglio dire Centro Unitario per la cooperazione Missionaria fra le Chiese, come recitava il sottotitolo del suo statuto nel momento – anno 1997 in cui si costituiva in Fondazione, è oggi un organismo della Conferenza Episcopale Italiana inserito a pieno titiolo nella nuova Fondazione Missio, istituita nel 2005 per riunire in sé le varie dimensioni dell’attività pastorale missionaria della Chiesa italiana.

Suo compito specifico è di provvedere alla formazione dei missionari in partenza dal ed in arrivo nel nostro paese.

Ha tuttora sede a Verona in via B. Bacilieri 1, regione di San Massimo, presso il Seminario Nostra Signora di Guadalupe, sorto verso la fine degli anni ’50 del secolo scorso per preparare seminaristi diocesani che si disponevano al servizio missionario in America Latina secondo le direttive dell’enciclica Fidei Donum (1957).

L’esperienza durò pochi anni e venne affiancata dal CEIAL quale organismo di collegamento della CEI con le Chiese del Sud America, assumendo ben presto il compito di preparare i missionari in partenza. Al CEIAL si aggiunse il CEIAS per l’Africa e l’Asia.

La denominazione CUM, in sostituzione delle precedenti sigle, è della fine degli anni ’80.

La casa di Verona divenne dunque in breve tempo in Italia un punto stabile di riferimento per la formazione missionaria. Un’affiatata équipe di educatori, molti di loro reduci da forti esperienze all’estero, hanno provveduto negli anni all’organizzazione dei Corsi divenuti un passaggio obbligato per sacerdoti diocesani Fidei Donum, religiose e religiosi di congregazione e istituti non specificamente missionari, laici e famiglie che in gran numero avrebbero vissuto esperienze in missione contribuendo negli scorsi decenni ad arricchire grandemente l’esperienza di evangelizzazione e di cooperazione tra le Chiese.

Si contano fino ad oggi 104 Corsi per partenti America Latina, 74 per l’Africa e Madagascar, 24 Asia e Oceania, 14 Est Europa. I partecipanti sono nell’ordine delle migliaia.

Il Centro CUM in Verona si è arricchito di altre iniziative formative come l’organizzazione di convegni e seminari, è divenuto sede di un’importante biblioteca di pubblicazioni missionarie, specializzata in America latina (il CEDOR Oscar Romero), ha pubblicato in proprio riviste (il SIAL, il NOTICUM), si è trasformato pure in Casa missionaria, punto di riferimento e di contatto per i missionari di passaggio in Italia o rientrati dalla missione, avendo avuto cura sin dagli inizi non solo di preparare ma anche di continuare a seguire, con contatti e visite sul posto, l’esperienza delle persone inviate.

 

OGGI.

Dagli inizi del 2019 il CUM è una sezione della Fondazione Missio denominata Centro Unitario per la formazione Missionaria. L’enfasi del Centro rimane dunque la formazione dei missionari.

Ormai da parecchi anni esso provvede non solo alla preparazione dei missionari in partenza, il cui numero è purtroppo diminuito nel tempo, ma anche ad accogliere, formare e facilitare l’inserimento dei numerosi operatori pastorali (presbiteri, religiose e religiosi) provenienti da paesi esteri tanto dell’Europa come del Sud del mondo richiesti dalle diocesi o da altre realtà della Chiesa che è in Italia. Il loro numero è in costante aumento. Si sta dunque verificando nei fatti il tanto auspicato scambio missionario tra le Chiese.

La formazione di questi operatori, esigita dalle convenzioni che regolano il rapporto tra chi invia e chi accoglie, riguarda tanto la lingua italiana come la conoscenza del nostro paese, come soprattutto l’approfondimento pastorale affinché il loro inserimento sia proficuo, sia segno di comunione e aiuti la nostra Chiesa a raccogliere le sfide del momento presente.

Accanto a queste azioni prioritarie, il CUM prevede ogni anno un ricco calendario con altre iniziative di formazione, tra cui spicca l’attenzione ai missionari rientrati e il coordinamento delle famiglie che hanno vissuto esperienze all’estero, la collaborazione con altre istanze formative per l’educazione alla missionarietà nelle nostre diocesi, riguardanti ad esempio il fondamento biblico, l’uso dei mezzi della comunicazione, i nuovi stili di vita.

È tuttora attiva la grande biblioteca del CEDOR, continua la pubblicazione mensile, ora nella nuova veste multimediale, della rivista NOTICUM. Il Centro collabora alla realizzazione degli incontri periodici di formazione permanente dei missionari all’estero nei vari continenti e si sente chiamato a continuare ad essere per loro luogo e comunità di riferimento, di accompagnamento, di accoglienza, casa della missione.

La lunga e gloriosa storia che ha alle spalle è stimolo per continuare con umiltà e tenacia la sua azione nel presente. Le circostanze mutano, ma l’essenza della Chiesa continua ad essere Missione.