In chiusura delle Giornate di Spiritualità Missionaria di Assisi, don Giuseppe Pizzoli, direttore di Missio ha sintetizzato quanto emerso dai lavori di gruppo, dicendo: <<Esco da questo incontro con uno spirito diverso, dopo avere ascoltato le narrazioni che hanno animato queste Giornate. Dobbiamo andare oltre la preoccupazione per il calo delle vocazione ed essere capaci di cogliere i segni di speranza. L’origine di questa fiducia è nell’aria a partire dalle sollecitazioni della Evangelii Gaudium di papa Francesco. Questo ormai prossimo Ottobre Straordinario serve a rilanciare la missione, non solo quella ad gentes ma anche quella intorno a noi nella quotidianità. La missione è cambiata, non è più eurocentrica, ma non per questo la missione ad gentes va scemando. Ma c’è uno scambio intercontinentale tra le Chiese la missione ha cambiato la geografia della Chiesa stessa, questo ci deve dare fiducia>>. Essere missionari nella vita quotidiana è un nuovo impegno di evangelizzazione che coinvolge tutti i battezzati.

<<Non facciamo troppe differenze tra la missione altrove o qui; la missione è missione. Anche nella mia famiglia e nella parrocchia, senza troppe differenze. Viviamola, animiamola, siamo missionari e cominciamo ad animare i nostri fratelli nello spirito della missione>>. E ha continuato sottolineando che <<Abbiamo molto riflettuto in questi giorni sullo spirito che è fraternità, dialogo, accoglienza. Cerchiamo di essere discepoli e animatori dello spirito missionario. C’è spirito missionario nella nostra parrocchia o diocesi? Andiamo a dare alito a questa fiammella. La missione è ovunque, non è solo lontano da noi. Siamo missionari e dobbiamo animare dall’interno la vita della Chiesa. Cerchiamo  germogli della primavera missionaria della Chiesa, non dobbiamo farci spaventare dal gelo o dai venti freddi>>.

E nel saluto alla città di San Francesco, l’appuntamento a tutti per il prossimo anno nel segno della missione!