Quest’anno festeggeremo due Natali. Lare, infatti, è proprio sul confine con il Sud Sudan e la maggioranza della gente qui festeggia il 25 dicembre; ma per la Chiesa etiope, visto che seguiamo il calendario degli ortodossi, il Natale sarà il 7 gennaio. Perciò… due Natali!

E qui come si festeggia il Natale? Intanto, essendo l’Etiopia un Paese metà cristiano e metà musulmano, ci sono feste dall’una e dall’altra parte. Abbiamo festeggiato il 19 ottobre il giorno della nascita del profeta Maometto: niente scuola, niente lavoro, festa nazionale. Così il 7 gennaio festeggeremo Natale, ma solo quel giorno: niente vacanze prima o dopo, anche perché la festa del Capodanno etiopico è il 10 settembre e non adesso. Qui siamo nell’anno 2012.

Ma qui a Lare il 25 dicembre la città si ferma per l’altro Natale.

Che atmosfera c’è qui a Natale?

Qui non c’è la neve, nessuno l’ha mai vista, le temperature in questo periodo vanno da 40 gradi centigradi durante il giorno a 24 di notte.

Qui non esiste Babbo Natale, nessuno sa chi è, né cosa fa, anche perché pochi hanno i soldi per fare dei regali.

Non c’è neppure l’Albero di Natale da addobbare, anche perché non ci sono alberi da comprare o tagliare e portarsi a casa: la poca legna che c’è viene usata per accendere il fuoco per fare da mangiare, non c’è il gas né la corrente!

Il Comune non addobba le vie del villaggio con luci o altre decorazioni perché non c’è corrente e non c’è il Comune.

Non esiste il Presepe: qui non hanno la tradizione di fare la rappresentazione della nascita di Gesù Bambino perché qui non vendono le statuine e non c’è il muschio.

Non c’è neppure il cenone della vigilia di Natale. Ma il giorno di Natale, nella nostra parrocchia, dopo la Messa, si offre un bel piatto di polenta e un po’ di carne di mucca, che la sera prima abbiamo preparato e cucinato.

L’unica cosa di cui siamo sicuri è che c’è l’arrivo di Gesù Bambino!

Ogni anno Gesù nasce qui da noi non solo a Natale, ma innumerevoli volte nei tantissimi bambini che ci sono qua. Basta saperlo riconoscere.

Un augurio a tutti di Buon Natale da parte mia e della nostra comunità di Lare perché possiamo trovare la pace, non solo esterna ma del cuore, con l’arrivo di Gesù.

Don Filippo Perin, missionario salesiano
Lare (Etiopia)