«L’anno scorso avevamo a Conakry 70 seminaristi e 12 sacerdoti formatori; quest’anno il numero dei seminaristi è cresciuto ancora: siamo arrivati a ben 91 studenti e questo ci riempie di gioia!».

Le vocazioni aumentano in Guinea Conakry, ma mantenere i ragazzi agli studi costa molto e padre Francois Sylla, rettore del Seminario teologico interdiocesano di Conakry, lo sa bene.

Tanto che ha deciso di realizzare un bel progetto per l’autosostentamento alimentare. In particolare per costruire un porcilaio proprio a ridosso dell’area del seminario, e tutto ciò che serve alla cura e alimentazione dei maiali.

«L’anno scorso abbiamo risparmiato e con quei soldi abbiamo comprato due maialini – ci racconta al telefono dalla Guinea Conakry, mostrandoci in video il grande cortile del seminario – Gli animali hanno avuto i loro piccoli e adesso il numero è in crescita! Per questo vorremmo costruire un vero recinto per i maiali e poi pensiamo anche ad un orto».

L’idea è quella, ci spiega, di consentire ai seminaristi di nutrirsi a sufficienza, mangiando carne più di una volta al mese (come invece avviene ora), senza ricorrere a spese extra. Un’idea che padre Sylla porta avanti già da qualche tempo e che spera di realizzare al più presto anche grazie al vostro aiuto! Il suo progetto rientra infatti tra quelli sostenuti da Missio nell’ambito dei progetti delle Pontificie opere Missionarie. Si tratta del 49esimo progetto del genere.

Molto travagliata dal punto di vista politico e sociale (ciclicamente soggetta ai colpi di Stato, l’ultimo dei quali il 5 settembre scorso), la Guina Conakry è uno dei Paesi più poveri dell’Africa occidentale. Ma anche uno di quelli in cui la Chiesa è stata più perseguitata, in particolare tra il 1971 e il 1975.

«Abbiamo pregato molto per le vocazioni, e Dio ha ascoltato la nostra supplica», ci racconta padre Sylla. E’ solo a partire dal 1984 che l’azione missionaria ha potuto riprendere e svilupparsi e da allora le vocazioni sono ‘esplose’. Inoltre, a partire dagli anni Sessanta, la Chiesa cattolica è stata spesso vittima di esproprio abusivo dei suoi beni in molte località.

Sostenere i futuri preti di questa Chiesa locale, dunque, significa contribuire a realizzare il sogno di molti giovani africani che credono nel sacerdozio e nella missione universale.

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