Prende il via lunedì 16 gennaio, fino al prossimo venerdì, a Boa Vista, capitale dello Stato del Roraima, in Brasile, l’Incontro dei missionari inviati dall’Italia in quel grande Paese dell’America meridionale. Viene organizzato da un’équipe degli stessi missionari, rappresentanti delle macro zone del Brasile, in sintonia con il CUM.

Il Centro Unitario Missionario, che ha sede a Verona, è infatti incaricato dalla Conferenza Episcopale Italiana di provvedere, tra altri compiti, alla formazione dei missionari in partenza dall’Italia.

La Chiesa italiana, di cui il CUM è a servizio, vuole porre dei segni di attenzione e di accompagnamento a quanti sono in missione. Si spiega così la lunga tradizione degli incontri organizzati sul posto, tanto là dove la presenza di italiani è considerevole (si veda il caso del Brasile), come in altri luoghi dove essa è più rara.

Anzi, il numero dei missionari italiani nel mondo è sicuramente in diminuzione e ciò costituisce un motivo in più per non farli sentire soli. Gli incontri all’estero rappresentano un’opportuna occasione per vedersi, dialogare, confrontarsi, affrontare qualche tema di attualità, provvedere al necessario aggiornamento.

Si auspica che i missionari provvedano a tutto ciò nella Chiesa in cui sono inseriti, ma l’esperienza racconta della validità anche di queste iniziative che contribuiscono a mantenere vivi i legami con le Chiese di origine e a ravvivare lo slancio missionario.

L’incontro che si apre in Roraima doveva tenersi due anni fa. L’emergenza mondiale della pandemia da Covid ha bloccato per molti mesi la possibilità di muoversi ed incontrarsi. Ora la situazione sembra migliorata anche in Brasile e nella regione amazzonica, molto colpita dal virus. Il luogo fu scelto come significativo per meglio conoscere l’esperienza delle comunità dell’Amazzonia di cui si occupò il Sinodo straordinario del 2019.

Territorio vastissimo quello dell’Amazzonia, che coinvolge nove Paesi latinoamericani. Popolazione concentrata in maggioranza nelle poche città, in continua crescita, e per il resto distribuita in cittadine e villaggi distanti tra di loro. La presenza dei popoli indigeni, la fragilità dello splendido ecosistema, il labile sistema amministrativo, la vivacità delle comunità cristiane legate tra di loro tramite la Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM) ne fanno un luogo unico, cruciale per il presente ed il futuro della Chiesa e dell’umanità. Non per nulla il papa ha espresso nel documento Querida Amazonia, a seguito del Sinodo, i sogni di quella terra e di chi la abita: sogno sociale, culturale, ecologico ed ecclesiale.

L’incontro di Boa Vista, al quale sono attesi 40 missionari, ha per titolo: “Comunione, partecipazione e missione: diaconia per una ecologia integrale”. Interverranno vari relatori e testimoni locali e sarà sicuramente occasione feconda per rimotivare l’impegno missionario e dare voce e speranza al sogno amazzonico.

Qui il programma completo Programma incontro missionario BOAVISTA2023

 

(Nella foto d’archivio: Incontro dei missionari italiani in America Latina, svoltosi nel gennaio 2015 ad Aparecida – Brasile)