«È stato il papa di tutti a partire dagli ultimi, il pastore che ci ha aperto le porte di una Chiesa in uscita, di una Chiesa povera per i poveri. Per questo gli dobbiamo dire il primo di molti ‘grazie’. Soprattutto per averci indicato la via delle periferie umane e esistenziali, di quelle periferie da sempre abitate dai missionari che tra i più bisognosi e in difficoltà hanno cercato di realizzare quello che papa Francesco ci ha chiesto: una testimonianza viva di servizio ad gentes».

Così monsignor Michele Autuoro, vescovo ausiliare di Napoli e presidente della Fondazione Missio, ricorda papa Francesco, il pontefice che ha messo la missione al centro del suo magistero.

Monsignor Autuoro vuole dire «ancora grazie a papa Francesco perché ci ha chiesto di intraprendere una nuova evangelizzazione all’insegna della gioia – come leggiamo nell’Evangelii Gaudium -, che viene dal Vangelo. Ci ha indicato proprio questa strada affinché la Chiesa ritrovi il suo ardore missionario, costituendosi in ogni angolo della terra in uno stato permanente di evangelizzazione, invitando tutti i battezzati ad essere discepoli missionari».

Papa Francesco ha sottolineato che, sottolinea ancora monsignor Autuoro, «la Chiesa è missionaria o non è, con una forte sottolineatura dell’identità missionaria di ogni battezzato e del respiro della Chiesa universale. Tra le molte indicazioni che costituiscono la sua eredità, c’è l’esortazione ad una conversione di tutta la pastorale in chiave missionaria. In altre parole, dobbiamo costituirci in uno stato permanente di missione, riprendendo i documenti del Concilio Vaticano II e del magistero di questi anni, perché in ogni angolo della terra la Chiesa sia aperta a tutti, sempre attenta a discernere ciò che lo Spirito di Dio chiede. Papa Bergoglio ci lascia anche l’eredità del cammino sinodale, un percorso iniziato e certamente non concluso: una eredità che possiamo definire in itinere. Più che la celebrazione di un evento globale come è la celebrazione di un Sinodo, ci ha chiesto di condividere uno stile sinodale, con un cambio di passo che tutta la Chiesa sta cercando di assumere».

 

(Foto di Vatican Media: papa Francesco in visita alla Casa Circondariale di Regina Coeli il 17 aprile scorso)