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Date(s) - 14/02/2018
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Quando mi trovavo in Colombia, a Bogotà precisamente, arrivò la notizia di un terremoto. All’inizio non sembrava che fosse grave, ma dopo poche ore si iniziò a capire che i morti sarebbero stati numerosi. Durante una riunione si parlava naturalmente della situazione e si facevano commenti sul fatto che le case in quella zona erano fatiscenti  e che c’era una cattiva organizzazione per i soccorsi. Ad un certo punto Don Carlo, l’altro sacerdote italiano che era con me in missione disse: “Ma noi cosa possiamo fare?” il suo intervento stroncò tutti nostri commenti e decidemmo di fare qualcosa. Così dopo alcuni giorni decidemmo di partire e andammo in parrocchia colpita dal terremoto ad aiutare in particolare i bambini, che stavano per strada tutto il giorno senza che nessuno si occupasse di loro.

Ho un ricordo bellissimo di questa esperienza anche se dolorosa. Dormendo in tenda con i terremotati, condividendo la loro vita  piena di inquietudine ho imparato tante cose. Ma ciò che mi ha sorpreso è stato ciò che una signora anziana mi ha detto: “Lei per noi è come un apostolo”. Questa frase mi è sempre rimasta nel cuore.

Questa esperienza mi ha insegnato che di fronte ai problemi, alle situazioni difficili e drammatiche non è vero che non si può fare niente, anche se a volte si rimane paralizzati, sfiduciati e anche scettici. Come ci ha indicato la Lettera pastorale del nostro Vescovo Franco Lovignana, il poco che abbiamo, messo nelle mani di Gesù, può diventare una ricchezza. Tutti noi abbiamo “cinque pani e due pesci”: rispetto alla fame del mondo è niente, ma il Signore li trasforma in ricchezza per tutti.

La quaresima è un occasione di fraternità e di speranza, è un tempo di riscoperta di ciò che è essenziale. Mi viene sempre in mente cosa dice Gesù a Marta rispetto a sua sorella Maria: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta” (Lc 10, 41-42).

Mi auguro che ciascuno di noi scopra in questa quaresima ciò che è essenziale per la vita, ciò che veramente riempie il nostro cuore e dà speranza.

Ricordiamoci di sostenere i missionari valdostani con la preghiera, ma anche materialmente, per favorire le loro opere molto belle e importanti.

Don Ugo Reggiani

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