Guardano all’imminente futuro i “visitatori dei Seminari”, ovvero gli animatori missionari incaricati dalla Pontificia Unione Missionaria (Pum) per incontrare i seminaristi delle varie regioni ecclesiastiche, in accordo con i rettori e i Gruppi di animazione missionaria (Gamis) dei singoli Seminari.

Negli ultimi due anni sono stati otto i missionari con il compito di andare a visitare gli studenti che si stanno preparando al sacerdozio: padre Dario Dozio (SMA), padre Gianfranco Testa (IMC), padre Giancarlo Piovanello (CMV), padre Giorgio Padovan (MCCI), padre Dino Tessari (OMI), padre Cesare Reghellin (SX), padre Gaetano Cazzola (M. AFR.), padre Michele Carlone (PIME).

Sono loro che si sono suddivisi le regioni ecclesiastiche in modo che ogni “animatore missionario” potesse mettere in programma le visite ai Seminari delle regioni che gli erano state affidate.

Certamente gli ultimi due anni sono stati molto difficili a causa della pandemia: non sono mancate, infatti, le limitazioni che i visitatori si sono trovati ad affrontare a causa dell’emergenza sanitaria. «Molti Seminari – spiega don Valerio Bersano, segretario nazionale della Pum – sono stati chiusi per alcuni mesi; altri impedivano l’accesso a qualunque estraneo e quindi mettere in programma incontri e visite alle comunità seminariali non è stato possibile. A volte si è supplito con un collegamento via web; altre volte l’incontro è saltato».

Ma per il prossimo futuro gli animatori dei Seminari si sono rimessi in moto con entusiasmo e tanta carica: per stilare il programma dell’anno accademico che sta per iniziare, si sono ritrovati al CIAM di Roma ieri e oggi, 1 settembre. Con la presenza di don Giuseppe Pizzoli, direttore di Missio, e di don Bersano, hanno riflettuto su come impostare le visite nei Seminari del prossimo futuro, quali obiettivi raggiungere, come rinnovarsi, quali temi affrontare.

Tra le novità per l’anno accademico 2021/2022, c’è l’ingresso di due nuovi missionari del Pime nella squadra dei “visitatori”. Ma anche il contributo, in questo prezioso servizio, di don Bersano stesso, che si rende disponibile per andare ad incontrare i futuri sacerdoti della Sicilia, e di don Marco Testa, direttore del CUM di Verona, che visiterà quelli della Sardegna. «Un modo – precisa il segretario della Pum – anche per sostenere gli altri visitatori in questo prezioso e impegnativo servizio di accompagnamento del cammino dei seminaristi, attraverso riflessioni e proposte in ordine soprattutto all’importanza dei fidei donum».

L’esperienza d’invio dei fidei donum in missione, infatti, è molto importante per le diocesi italiane, perché sollecita lo scambio tra le Chiese, «quindi è un modo anche per noi, come diocesi italiane, per annunciare la Parola di Dio ed essere vicini alle popolazioni, integrando la cultura e la tradizione di un popolo con il Vangelo. Il servizio dei fidei donum, sempre di più, sarà la proposta che faremo, perché questo è veramente un modo fondamentale per favorire lo scambio fra le Chiese». Una sfida arricchente e unica anche per i futuri sacerdoti che hanno la missione nel cuore.

 

(Nella foto: Gli animatori missionari dei Seminari, riuniti al CIAM di Roma per organizzare le visite dell’anno accademico 2021/2022)